Napoli

"Quest’anno si ha, ancora una volta, la riprova di quanto andiamo affermando da anni, vale a dire che nel settore del terziario commerciale nel capoluogo partenopeo c’è chi si gestisce secondo le proprie esigenze, ignorando, alla bisogna, le disposizioni che riguardano il comparto emanate dagli organi competenti – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari.

Difatti, facendosi presumibilmente scudo della consueta scusa degli affari poco consistenti in questo periodo natalizio, e, nonostante che la disciplina al riguardo sia frutto di un’azione concordata, in attesa che avvenga la liberalizzazione delle stagioni dei saldi, come da noi auspicato da tempo, al Vomero, in alcuni esercizi, sono stati tirati fuori i soliti escamotage per dribblare la norma e anticipare i saldi, esponendo nelle vetrine i cartellini dei prezzi già scontati o annunciando le cosiddette vendite promozionali.

Bene farebbe l’amministrazione comunale ad individuare e a perseguire i trasgressori, laddove invece si osserva la carenza dei necessari controlli al riguardo – continua Capodanno -. Reputo anzi che bisognerebbe inasprire le pene, comminando anche la chiusura dell’esercizio, oltre al pagamento di pesanti sanzioni economiche.

Per quanto invece riguarda la vera stagione dei saldi invernali, che a Napoli, come in tutta la Campania, inizierà ufficialmente il 4 gennaio prossimo, non vorremmo che si verificasse quanto già segnalato dai consumatori negli anni scorsi circa la presenza di fondi di magazzino, di residui d’invenduti e di capi difettati – prosegue Capodanno -. Chiediamo al riguardo che gli Enti preposti mettano in campo tutte le iniziative necessarie a tutela dei consumatori, anche attraverso un vero e proprio osservatorio, con un numero verde al quale inoltrare le segnalazioni, verificando la bontà di saldi con sconti che potrebbero apparire eccessivi e sospetti. Inoltre andrebbero effettuati indagini a campione sugli esercizi che espongono saldi che superano il valore massimo del 40%."