Insieme per salutare il 2019. A casa di un amico fidato, il ristorante Boda de Ciondro di Pietrelcina, sponsor da anni dell’IVPC Rugby Benevento. Una serata di sorrisi, di ricordi, con la presenza di vecchie bandiere ancora oggi vicine alla società. Serata di buoni propositi, di programmi per il futuro con strette di mano da rugbysti.
A fare gli onori di casa il presidente Rosario Palumbo che si appresta ad aprire l’ennesimo ciclo della sua presidenza. Guarda i suoi ragazzi con affetto, per lui non sono solo atleti ma prima di tutto ragazzi che ha visto crescere in quel rettangolo verde dove la palla ovale scivola sull’erba regalando emozioni. Si chiude un decennio ricco di successi ma anche di sconfitte. Quelle fanno parte del gioco, lo sport è così. “Il nostro 2019 è stato pieno di alti e bassi. Gioie e dolori. Errori e nuovi progetti –spiega il presidente-. L’importante però è essere qui tutti insieme. Aver trovato nuovi collaboratori, nuove risorse per proseguire questo viaggio emozionante. Ringrazio tutti gli sponsor, in particolare il presidente onorario Oreste Vigorito che con le sue aziende ci è vicino da sette anni, tutti i miei ragazzi che vanno in campo, il consiglio direttivo e i collaboratori che fanno volontariato e si impegnano dal settore giovanile alla prima squadra. Sono loro il segreto di questa società”. Parole che non lasciano spazio all’interpretazione. Il presidente Palumbo è il vertice più alto di una vera “famiglia” dove ci sono alti e bassi, si vivono gioie e dolori, ma alla fine tutti sono presenti per onorare i colori biancocelesti.
Tra una portata e l’altra c’è spazio per due chiacchiere con Franco Salierno, tecnico federale che da questa stagione è sulla panchina biancoceleste. “L’IVPC Rugby Benevento è una tappa che mancava nella mia carriera. Da quando ho iniziato a giocare è stata una società che ha sempre fatto parte della mia vita, adesso sono qui ed è come aver chiuso il cerchio”. E sulla stagione ha aggiunto: ”Mi aspettavo di vincere una partita fuori casa. Per adesso lontano dal Pacevecchia non sono ancora arrivate soddisfazioni ma ci proveremo nel nuovo anno. La società mi ha chiesto di far crescere questo gruppo molto giovane e noi lo stiamo facendo. Abbiamo avuto qualche difficoltà per via di diversi infortuni, però i ragazzi che sono stati chiamati in causa hanno dimostrato che su di loro si può lavorare”. Soddisfatto anche il Direttore Sportivo Carlo Rossi che con la solita ironia ha parlato della campagna acquisti di gennaio: “Ovviamente non arriverà nessuno –ride sornione-. Scherzi a parte pensiamo ad inserire i giovani per dare seguito al nostro progetto legato ai giovani. Abbiamo visto diversi volti nuovi e questo è un buon segnale”.
Uno dei momenti più belli della serata è stato il dono di Gino Donatiello, pezzo di storia della società, a Mirko Passariello. Da capitano a capitano. Da mito assoluto degli anni d’oro del rugby sannita a giocatore più rappresentativo che ha il compito di guidare i più giovani e trasmettere i valori dei colori biancocelesti. Donatiello ha regalato a Passariello l’annuario. Un dono stimolante perché il capitano l’ha subito sfogliato ricordando le emozioni della serie A. Categoria che questa società inseguirà nelle prossime stagioni e il “leone” vuole essere ancora protagonista come accadde qualche stagione fa con la promozione ottenuta nello spareggio contro il Rubano.
Tra i mattatori della serata anche gli inseparabili Calicchio e Valente (citti rigorosamente in ordine d’età) che hanno raccontato ai presenti aneddoti e segreti del passato. Dalle maglie tagliate per non dare appigli agli avversari nel corso delle mischie, ai segreti del terreno del Pacevecchia che va affrontato solo con un tipo di tacchetti. E poi tanti altri aneddoti che hanno divertito i presenti, anche chi di rugby sa poco ma con quei racconti non può fare altro che avvicinarsi. Valente, che è attualmente il direttore tecnico, insieme all’inseparabile Calicchio sta lavorando con l’under 18. Il loro è un compito complicato perché dovranno dare alla prima squadra di Salierno, gli atleti per provare la scalata nelle prossime stagioni. Per ora entrambi sembrano soddisfatti perché nonostante le difficoltà, qualcosa si muove.
E’ stata una serata di allegria con puro spirito rugbystico. Dalle maglie natalizie di Cioffi e Tomaciello, agli scherzi di Passariello e Casillo. Dagli sfottò ai giovani come Cremonesi, allo sguardo serio e rassicurante dell’ex capitano Marco Petrone. Fino al momento della consegna di alcune magliette a sponsor e amici. Per una società di rugby la maglia è la cosa più importante, ecco perché tutti coloro che l'hanno ricevuta in dono la conserveranno gelosamente, se poi su quella maglia c’è un numero diventato speciale, chi lo ha ricevuto può solo considerarsi onorato e fortunato. Buon 2020 IVPC Rugby Benevento.