Consiglio comunale importante domani per Benevento: dopo il flop sui debiti fuori bilancio delle scorse settimane, per l'assenza di molti consiglieri Pd, l'assise è convocata per approvare il rendiconto di gestione 2014.
Dopo le polemiche interne al Pd, tuttavia, non dovrebbero esserci problemi di tenuta per la maggioranza: sia dal punto di vista della presenza in aula, sia per quel che attiene al voto.
Intanto sulla seduta si è espresso anche il consigliere d'opposizione De Nigris, che ha chiesto al sindaco di far presenziare tutti gli assessori: «La presenza di tutti gli assessori ai lavori del Consiglio comunale non sarà una mera formalità, ma un importante gesto di carattere politico e amministrativo. Dal punto di vista politico la presenza o meno degli assessori ci dirà se la squadra di governo è solida e compatta intorno al suo Sindaco, oppure si è liquefatta per i contrasti sorti in occasione delle recenti elezioni regionali.
Dal punto di vista amministrativo, invece, la presenza degli assessori significherà renderli partecipi della troppa semplicità, o forse del mancato approfondimento, che hanno riposto nell’approvare il rendiconto di gestione 2014. Assistendo ai lavori consiliari potranno infatti verificare che il bilancio consuntivo che propongono al consiglio comunale contiene gravi irregolarità contabili; che è difforme dalla sana gestione finanziaria; che viola gli obiettivi di finanza pubblica.
Nel corso della seduta capiranno che il loro “negazionismo” contabile non funziona. Potranno confondere o mascherare - ancora per poco –la grave situazione di conclamato dissesto finanziario, ma non potranno evitare di ammettere la loro incapacità di riscuotere i tributi o di contrastare l’evasione. Un’evasione che, va sottolineato, è frutto della scelta politica dell’impunità nei confronti dei “furbi”, non dei meno abbienti.
Il rendiconto 2014 votato in Giunta, che domani sarà all’attenzione del Consiglio comunale, è irreale e non veritiero! E’ un rendiconto inquinato dai residui attivi; da somme che sono state inserite in bilancio nonostante superino le soglie percentuali previste dalla corte dei conti o dai principi contabili e che non potranno mai entrare nelle casse comunali».
Crisvel