Conferenza stampa di fine anno per l'allenatore dell'Avellino, Ezio Capuano, affidata ai social del club biancoverde: “Tanti auguri. Oggi il calcio passa, secondo me, come è giusto che sia, in secondo piano. In questi momenti il mio pensiero va sempre alla gente sfortunata. Noi siamo dei privilegiati nella vita: possiamo gioire, festeggiare con le nostre famiglie, ma c'è chi soffre; ha la famiglia lontana, non può abbracciare i propri figli. A tutti loro va il mio pensiero. Gli auguro un 2020 foriero di soddisfazioni, il meglio. Solo alla morte non c'è rimedio e io spero che chi ha difficoltà, di ogni genere, riesca a superarle. Tornando a guardare del nostro contesto, logicamente, l'augurio più notevole lo faccio a me, di conseguenza, a tutti coloro che vivono e amano la maglia dell'Avellino affinché l'Avellino possa continuare a essere protagonista in questo campionato.”
Il girone di andata si è chiuso in crescendo sotto tutti i punti di vista: “Siamo reduci da un periodo eccezionale. Nelle ultime quattro partite, oltre a fare dodici punti, abbiamo migliorato in maniera esponenziale sia la fase offensiva, sia quella difensiva. Abbiamo preso due gol ne abbiamo realizzati nove. Se nel calcio valgono i numeri, il resto è aria fritta: in positivo e in negativo. E poi, anche le partite nelle quali non abbiamo fatto risultato, la squadra si espressa sempre con grandi prestazioni. Merito gruppo, che ho il piacere di allenare. Un gruppo disponibile, molto, molto giovane, che sta facendo qualcosa di impensabile. Adesso abbiamo tante partite ravvicinate. Speriamo che la Befana possa portare in dote a me e al popolo avellinese qualche bel regalo. Di questo, però, ne sono convinto perché la società sa quello che dovrà fare: abbiamo una rosa molto, molto ristretta e in alcuni settori siamo molto, molto, molto, limitati.”
Si ritornerà in campo il 12 gennaio 2020: “Il girone di ritorno inizierà con partite a stretto giro di posta: contro la Vibonese, in trasferta a Teramo e Catania, e di nuovo in casa contro il Picerno. Cercheremo di fare del nostro meglio. Abbiamo lavorato bene in questi giorni e consegnato un programma personalizzato ai calciatori: dovranno rispettare durante questa sosta per poi riprendere, sperando di continuare questo momento magico.”
Tempo di primi bilanci, relativi alla sua avventura in Irpinia, per il tecnico di Pescopagano: “Ho accettato l’Avellino con incoscienza, e quando si va nell’incoscienza vuol dire che si vuole raggiungere quella situazione ad ogni costo. Un allenatore, razionalmente, non avrebbe mai accettato: l'Avellino era in un periodo buio, scandito da risultati negativi contro squadre della parte bassa della classifica. C’era poca tranquillità, confusione per la questione societaria e un calendario da brividi: ricordo che c’era il Bari, poi dopo tre giorni la Ternana a Terni, e subito dopo la Reggina in casa. Senza dimenticare le successive sfide con Catanzaro e Potenza: nessun allenatore, secondo me, razionalmente, avrebbe accettato. Io, invece ,con l’incoscienza di chi voleva questa situazione da una vita l’ho fatto. L’ho fatto con coraggio, convinto che ne sarei potuto uscire bene con lavoro e professionalità. Oggi è facile parlare, ma ho agito con incoscienza, noncurante dei rischi.”