L'U.S. Avellino è senza pace. Il club biancoverde tornerà davanti al TFN il prossimo lunedì 23 dicembre, alle 11, per un'udienza nel corso della quale si dibatterà in merito al deferimento per responsabilità oggettiva della società a causa di una presunta condotta illecita posta in essere dall'ex direttore operativo Luigi Carbone. Come riferito dall'edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”, si tratta, dunque, di fatti collegati alla gerenza che il 6 dicembre scorso ha ceduto le quote societarie alla IDC rappresentata da Circelli e Izzo. Le indagini sono state imperniate su un esposto presentato il 28 giugno 2019 con cui si denunciava il presunto comportamento dell'ex direttore operativo della società, sostenendo essere un assiduo frequentatore di agenzie di scommesse. Ascoltati sia il presunto estensore dell'esposto, sia il collaboratore della società, nonché Gianandrea De Cesare, ex vice presidente ed ex socio di riferimento dell'U.S. Avellino. Nel corso dell'interrogatorio, Carbone avrebbe dichiarato di “non avere mai frequentato sale o agenzie di scommesse” e di “non avere mai effettuato una scommessa su qualsiasi avvenimento sportivo, neanche online”. Rispetto alla foto che gli sarebbe stata mostrata dagli uomini della Procura, che lo ritrarebbe all'interno di un'agenzia di scommesse, Carbone avrebbe precisato che si era recato in quella agenzia di Avellino solo “per cambiare delle banconote”. La responsabilità oggettiva prevede il rischio di una penalizzazione in classifica, con ammenda pecuniaria, nel caso in cui nel processo venissero provate condotte particolarmente gravi.
Avellino senza pace, società deferita: il 23 si torna al TFN
Sotto la lente d'ingrandimento una presunta condotta illecita dell'ex direttore operativo Carbone
Marco Festa