Napoli

Doveva essere una vetrina per la città capace di vivere la notte e di mettere in campi un programma natalizio degno di una città europea. Si è rivelato un flop con la cancellazione per mancanza di alcuni permessi. 

Il concerto-spettacolo, previsto a piazza del Gesù nell'ambito della Notte d'arte del Centro storico, è saltato quando gli agenti della Polizia municipale hanno fermato lo spettacolo organizzato dalla Seconda Municipalità di Napoli, nel corso del quale si sarebbero dovuti esibire artisti, cantanti e scrittori chiamati a raccolta dal direttore artistico, l'attore Gianfranco Gallo. 

È proprio Gallo il più deluso "Pensavo di aver visto tutto a Napoli, stasera si è toccato il fondo", ha scritto su Facebook pochi minuti dopo la notizia dell'annullamento dello spettacolo "Break Napoli". 

“La Notte d'Arte per la quale ero stato chiamato come direttore artistico e per la quale tantissimi artisti si erano messi a disposizione ed erano già sul palco - ha spiegato Gallo - è stata vietata per tutta la parte dei concerti. Motivo? Permessi mancanti, burocrazia, Nulla. Io non so di chi sia la colpa ma, una volta che la festa per il popolo stava per cominciare, non si poteva trovare una soluzione? C'erano le autorità e vari rappresentanti della polizia urbana, non si poteva risolvere? C'erano il sindaco, gli assessori. Quanto ancora questa città dovrà far scappare via artisti e uomini di buona volontà?". 

Francesco Chirico, presidente della Seconda Municipalità, si è detto "rammaricato per i tanti artisti che gratuitamente hanno deciso di essere con noi" ma ha ricordato che gli altri eventi della Notte d'arte si sono svolti regolarmente: "Le iniziative dell'unione italiana ciechi si sono svolte, le bande e le paranze musicali dei tanti ragazzi del quartiere si sono esibite, i musei e le scuole sono stati aperti, le visite guidate, i film, il teatro e le letture sono andate avanti regolarmente", ha scritto sulla sua pagina Facebook.

A doversene tornare indietro senza potersi esibite lo scrittore Maurizio De Giovanni che doveva aprire la serata, Tony Esposito, Maurizio Capone, Marco Zurzolo e Maldestro.

Un flop quello di ieri che rappresenta un fallimento è che potrebbe nascondere addirittura delle trame di palazzo. Se la neo assessore alla Cultura Eleonora De Majo, verso la quale qualcuno ha provato a puntare il dito, ha scaricato sugli organizzatori tutte le responsabilità, l’assessore alla polizia municipale e ai giovani Alessandra Clemente non ha dichiarato nulla sulla vicenda. Potrebbe essersi dunque consumata l’ennesima guerra interna alla maggioranza arancione e questa volta però la figuraccia è stata davvero senza precedenti. 

Il Sindaco ha tuonato contro l’accaduto con parole forti e rispolverando tutto il repertorio complottistico trito e ritrito degli anni precedenti. “L'annullamento degli spettacoli sui tre palchi nella Notte d'arte - ha detto de Magistris - rappresenta un grave danno alla città ed alla sua immagine. Il programma era molto bello e per un aspetto formale l'arte è stata repressa all'ultimo minuto - ha aggiunto il sindaco - guarda caso, in zona Cesarini. Chi doveva organizzare l'evento, un soggetto privato, non ha avuto la capacità di mettere a posto tutte le carte. Senz'altro grave. Nel nostro Paese le carte a posto è una delle arti più ricercate. La seconda municipalità, guidata dal bravo presidente Chirico, ha ammesso, con onestà intellettuale, di non aver controllato adeguatamente che tutto fosse a posto, sul piano formale. Sommessamente ritengo, da sindaco oggi arrabbiato, che con buon senso ed una interpretazione giuridica diversa si poteva dare seguito agli spettacoli. Si poteva e si doveva evitare una figuraccia alla città. Ma l'amore per Napoli non è per tutti così potente da lanciare il cuore oltre l'ostacolo. Nei prossimi giorni capiremo perché tante cose strane accadono di questi tempi in città. Guasti improvvisi e seriali, controlli maniacali ed assenze di controlli dove i controlli sarebbero necessari, e mi fermo qui perché il Natale si avvicina e dobbiamo essere anche noi misericordiosi. Mi diranno la forma, il caso, lo zelo, le norme, le elezioni che si avvicinano. So solo che ieri la città è stata privata di forti emozioni. Ci sentiamo feriti. Farò di tutto perché questa vergogna umana non accada più".