Padula di prova, e si candida a diventare capitale italiana della cultura nel 2021. La richiesta è stata formalizzata dall'amministrazione comunale, con l'obiettivo di intercettare l'opportunità offerta dal ministero dei Beni culturali e del Turismo. La compagine guidata dal sindaco Paolo Imparato si pone come obiettivo quello di recepire in pieno il titolo di capitale della cultura, che è quello di "sostenere, incoraggiare e valorizzare l’autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la creatività, l’innovazione, la crescita, lo sviluppo economico e, infine, il benessere individuale e collettivo".
Per l'amministrazione salernitana "il tessuto territoriale italiano - come riportato nella delibera di giunta che formalizza la proposta - si caratterizza essenzialmente per la presenza di comuni medio-piccoli, sicché il riconoscimento di Capitale della Cultura di un comune medio-piccolo come quello di Padula, che si caratterizza per un patrimonio storico, culturale e artistico di livello internazionale (con la presenza della Certosa di San Lorenzo, Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 1998, e dei Musei del centro storico, tra i quali spicca la Casa Museo Joe Petrosino) può rappresentare un segnale importante nella valorizzazione delle piccole realtà locali".