Napoli

Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris risponde al leader Leghista Matteo Salvini che in una conferenza stampa lo aveva attaccato definendolo, insieme con la Raggi, “peggior sindaco della storia d’Italia”.

''Salvini non ama Napoli e i napoletani - ha detto il primo cittadino partenopeo - Io ricorderò sempre a Salvini quel video, che i napoletani ben conoscono, in cui lui cantava quell'inno di odio nei confronti della città e dei suoi abitanti. Capisco che adesso facendo finta di essere leader nazionale vuole prendersi il consenso dei napoletani ma non bastano parole al vento per conquistarsi il cuore dei miei concittadini. Io posso anche essere criticato, posso non essere sostenuto e posso non piacere - ha aggiunto il sindaco - ma sono un innamorato di Napoli, ho scelto di vivere qui e da otto anni e mezzo faccio il sindaco h24 e, nonostante i Salvini di turno, la nostra città si sta facendo sempre di più amare in Italia e nel mondo”.

Sulle critiche che ha ricevuto la nomina di Pietro Ioia a Garante dei detenuti di Napoli, che Salvini ha definito stamattina senza mezzi termini come uno “schifo”, il sindaco ha detto di non capire “tutto questo astio nei confronti della nomina di Ioia. Facciamolo lavorare. Lo valuterò da come si comporterà e trovo vergognoso che un ex ministro si rechi in carcere a fare un comizio giudicando e valutando la nomina di una persona che deve garantire i diritti dei detenuti. Il Garante dei detenuti è una figura che deve farsi portatore dei diritti anche all'interno delle carceri - ha detto l'ex pm - la mia non è una nomina contro qualcuno e non è contro chi lavora nel carcere. Secondo me non ha senso nominare Garante un magistrato perché già esiste il magistrato di sorveglianza così come ritengo non abbia senso nemmeno nominare altri professionisti che già operano nel carcere. La domanda di Ioia - ha spiegato de Magistris - mi ha molto colpito e credo che sia la persona più idonea a svolgere questa funzione proprio perché è stato in carcere, perché ha sbagliato e oggi racconta i suoi errori. Ioia è il testimone migliore per fare da ponte tra il mondo del carcere e il mondo di fuori”.