Napoli

Il governatore Vincenzo De Luca ha le idee chiare sulla comunicazione sociale dei leader politici contemporanei. “Questi leader nazionali che inondano la Rete di cose. Ma quando lavorano? É gente che da mattina a sera fa solo tweet” ha detto il presidente della Regione Campania, definendo “irresponsabile” l’uso dei sociale fatto da alcuni leader e sottolineando la “tensione e aggressività” del linguaggio utilizzato. 

Oggi non si fanno dibattiti su temi concreti, ma la vita pubblica è fatta di tweet, propaganda, sondaggi e notizie false che inondano la rete -  ha evidenziato il governatore - Ci sono centinaia di persone che lavorano a questo in maniera scientifica, lavorano su come inondare di false notizie l'Italia. Il meccanismo per avere consenso oggi non è cambiare le cose che non vanno ma inondare di notizie false, con un cambiamento solo virtuale. La gente comincia a stancarsi, di propaganda e falsificazioni continue. C’è una intera generazione che guarda al futuro con preoccupazione e non sa se potrà rimanere in Italia o andare all'estero per lavorare e qui si twitta”. 

E dunque il governatore si ricollega alla questione che sta tenendo banco nelle ultime settimane che è quella dei nomi e delle coalizioni per le prossime regionali. “Siccome non ci facciamo mancare nulla - ha detto De Luca - abbiamo iniziato il dibattito pre-elettorale un anno prima invece di pensare a lavorare. Dico una cosa con grande tranquillità: Mettetevi in testa una cosa che è la mia linea da sempre: le nostre famiglie contano più di partiti e coalizioni. Quando parliamo di scelte nei territori, di cose che ci riguardano da vicino e non politica politicante e interplanetaria, la destra, la sinistra, il centro, sopra, sotto; se uno sceglie per governare un incapace alla fine paga sulla sua pelle. Io ragiono così poi ognuno sceglie, non credo che ci siano persone che tra uno ragionevole, responsabile e uno ideologico e simpatico, scelgano l'ideologia. E questo a cominciare da me, io scelgo cose concrete. Questo è il ragionamento, poi se uno ha pulsioni masochistiche e gode nel farsi del male, se lo faccia ciò che conta è che la maggioranza si proietti sul mio slogan: le nostre famiglie e imprese, contano più delle bandiere di partito".

Ma De Luca  in piena campagna elettorale e dunque non può che provare a raccogliere i frutti di questi 5 anni di governo e infatti il presidente ha rimarcato come per il governo regionale “l’obiettivo centrale rimane creare lavoro, non c'è altra Regione in Italia che stia facendo quello che facciamo noi. Si sta concludendo una fase importante per 3mila giovani, tra diplomati e laureati, che lavoreranno nei Comuni entro gennaio - ha aggiunto De Luca - Credo che sia già sul Burc il concorso per 640 assunzioni a tempo indeterminato nei centri per l'impiego. Stiamo preparando anche altri 3 concorsi per le categorie protette  un bando per tirocini formativi con 500 euro al mese per la formazione a vantaggio dei disabili più 500 euro l'anno come contributo spese di viaggio, un bando per chi assume disabili, con 4mila a fondo perduto e uno sulla autoimprendotrialità dei disabili, con 25mila euro a fondo perduto per aprire una attività”.

Sull’uscita dal commissariamento della sanità campana il presidente ha espresso ancora una volta entusiasmo sottolineando come “Ci chiamavano cialtroni, incapaci, produttori di debito, clientelari, oggi possiamo camminare a testa alta. Un risultato storico dal punto di vista della dignità di Napoli e della Campania. Per arrivare all'uscita dal commissariamento, abbiamo già prodotto risultati straordinari, alcuni meno percepibili dai cittadini e sono quelli dal punto di vista finanziario: abbiamo eliminato il ticket regionale, c'è solo nazionale, nei Lea, con le vaccinazioni e il 96% per l'esavalente, la riduzione parti cesarei per le primipare, dei tempi per le operazioni di fratture al femore, oggi operati in 48 ore. Abbiamo ridotto i tempi di pagamento e siamo primi in Italia paghiamo i fornitori a 38 giorni, tempi svizzeri, la metà della Lombardia, centri anti-diabete. Oggi abbiamo un piano ospedaliero che non c'era e un Piano per il personale per 7600 assunzioni, già 1800 tra medici e infermieri sono stati assunti in anticipo e abbiamo stabilizzato 1000 tra medici e infermieri precari".

Ora per il De Luca gli obiettivi sono due “diventare la prima sanità d’Italia. Dobbiamo arrivare a 230 punti sulla griglia dei Lea - dice - siamo passati da 106 punti, 5 anni fa ed eravamo ultimi, a 180 nel 2019. Dobbiamo recuperarne 50. L’obiettivo sostanziale è l'umanizzazione della sanità campana perché nessuno deve sentirsi abbandonato in una condizione di solitudine o paura".