«E’ andato a suonare la fisarmonica altrove, in un posto dove potrà diffondere e spiegare la sua filosofia. Ha lasciato questa terra Carmine Di Biasi, per tutti Zi’ Carminuccio, colui che aveva regalato la riflessione più intensa ed efficace per raccontare che cosa per lui e per tanti altri rappresentasse Cairano: A Cairano c’è l’aria, non serve più niente».
E’ il ricordo dell’associazione “Irpinia 7X”, che da Cairano ricorda con uno scatto suggestivo e parole commosse Zi’ Carminuccio così, con il sorriso felice del suonatore di fisarmonica, orgoglioso di vivere nel vento e nell'aria pura della sua Cairano.
Carmine Di Biasi aveva 93 anni. Rasta il ricordo del simbolo di una terra autentica, radicata nella semplicità delle sue persone che tengono in vita tradizioni uniche. La sua vita, Zi' Carminuccio, l'ha trascorsa nel piccolo comune irpino, ancorato a quel modo di sentire lo scorrere del tempo nella sua verità, fatta di unicità, valori e fiera tradizione. «Nella sua essenziale saggezza – scrive l’associazione - Zi’ Carminuccio in questo modo aveva condensato il significato che Cairano, il più piccolo comune della provincia di Avellino, tra i più piccoli del Sud, aveva per chi l’abitava e l’amava. Un paradigma rivoluzionario che si era delineato come una sfida, una serena e disarmata battaglia di resistenza che si fondava sulle qualità profonde e autentiche di Cairano: un paese simbolo della volontà di resistere nell’Irpinia più interna e di ribaltare lo schema imposto dalla modernità devastante attraverso un percorso di riscoperta di valori, significati e atmosfere che si facevano progetti per l’avvenire».