Salerno

Un volume che ripercorra ben 100mila anni del capoluogo, “La storia di Salerno dalle origini ai giorni nostri” della casa editrice Typimedia è l'opera del giornalista salernitano Paolo Romano, presentata in un gremito Salone dei Marmi, a Palazzo di Città. Un libro che affonda le radici in un'attenta ricerca, con aneddoti e racconti che richiamano fatti realmente accaduti e documentati. Narrativo ma sempre con un occhio fermo alle fonti. Il racconto inizia dalla preistoria, quando il salernitano è popolato da elefanti e ippopotami per poi portarci ad Irna, prima centro urbano della zona, e alla colonia di Salernum, fondata dai romani per meglio presidiare questo tratto di mar Tirreno. Salerno tre volte capitale – in epoca longobarda, normanna e poi per soli cinque mesi, verso la fine della Seconda guerra mondiale – che ha visto nascere il progetto della Costituzione repubblicana.

Quello che ne viene fuori è una città che parla di cultura, in una posizione che negli anni l'ha favorita anche nei commerci, tra le colline e il mare, tra la Costiera Amalfitana e quella Cilentana. Non mancano poi le curiosità come un richiamo temporale con le Luci D'Artista odierne.

Salerno ha avuto infatti – precisa l'autore - un passato altrettanto rinomato per altre luci, quelle derivanti dalla produzione di lucerne, in epoca romana, che rendevano la città famosa in tutto il Mediterraneo. Non semplicemente oggetti funzionali, ma anche opere richieste per il loro splendore.

“Bellissimo è stato respirare l'eco dei secoli, far parlare i marmi, le mura e i basoli, respirare gli istanti sepolti nel vortice del tempo – racconta Paolo Romano – ripopolare i palazzi e le corti, camminare con le genti del Mediterraneo che sono sbarcate e hanno affollato questa nostra città”.