Salerno

Come già anticipato venerdì scorso, ecco puntuale la querela di Vincenzo De Luca nei confronti di Rosi Bindy. Il vincitore delle Regionali in Campania, inserito tra gli "impresentabili", ha presentato a Salerno denunzia-querela nei confronti dell'onorevole Rosy Bindi. Si chiede alla Procura di Roma di procedere nei confronti del presidente dell'Antimafia per diffamazione, attentato ai diritti politici costituzionali e abuso d'ufficio.

Intanto Rosy Bindi, ospite in una trasmissione televisiva, ha chiesto le scuse ufficiali da parte del partito. “Chiedo le scuse da parte del mio partito, ritengo di aver diritto ad un risarcimento, perchè sono molti anni che servo questo paese e le mie battaglie le ho sempre fatte a viso aperto”.

Rosy Bindi ha continuato dicendo che: "Non si può arrivare a diffamare così una persona che sta svolgendo il proprio ruolo istituzionale. Il Pd ha sbagliato a reagire in quel modo, avrebbe dovuto continuare a difendere De Luca, non delegittimare il lavoro della Commissione Antimafia”.

“L'obiettivo del lavoro della Commissione, che ha deciso di fare tutto questo, del resto – ha sottolineato la presidente – non è mai stato quello di favorire o di danneggiare il Pd o altre formazioni politiche. Non c’è stata nessuna valutazione discrezionale di tipo politico, abbiamo inserito tutte le persone che, secondo il Codice etico approvato all’unanimità dai partiti, dovevano esserci”.

La Bindi ha poi evidenziato come è venuta a conoscenza dei nomi della lista solo mercoledì, senza porsi il problema politico. Il presidente dell'Antimafia, poi, ha concluso facendo gli auguri a De Luca, dicendosi sicura che ci sarà nessuna querela da parte del neo Governatore della Campania. Purtroppo per lei, la previsione è stata sbagliata, e De Luca ha fatto il primo passo ufficiale. Ora toccherà alla Procura di Roma procedere e decidere se ci sono gli estremi per una condanna.

 

Massimiliano Grimaldi