Avellino

Orgoglioso dei suoi ragazzi, ma come sempre maniacale nella cura dei dettagli, nell'accezione più virtuosa del termine. Marcelo Batista, allenatore della Sandro Abate Avellino, ha commentato così in esclusiva a Ottopagine.it il 5-5 maturato ieri, al PalaCercola, contro i Campioni d'Italia dell'Italservice Pesaro: “Era una partita in cui servivano coraggio, grinta e mentalità. Contro i Campioni d'Italia, abituati a questo tipo di partite, sono caratteristiche che non potevano mancarci. I ragazzi le hanno messe in campo e mi sono piaciuti fino alla fine. Abbiamo commesso qualche errore di più del solito, che un avversario così forte punisce all'istante. C'è tanto da lavorare, ma sono felice che abbiamo recuperato la partita ed avremmo potuto, alla fine, anche vincerla. Tutto sommato, sono soddisfatto. Va bene così.”

Quando la gara sembrava destinata a incanalarsi sui binari dei marchigiani, Dian Luka e Abdala hanno rimontato il doppio gap di svantaggio nelle battute finali: “Sono da poco tempo alla guida della Sandro Abate, ma mi è bastato per capire che il gruppo ha grande carattere. I ragazzi sono affiatati e uniti, dentro e fuori dal campo. Giocano insieme da un po' di tempo. Hanno dimostrato una grande personalità anche contro Pesaro. Dobbiamo portare avanti questo spirito, ma pure correggere degli aspetti; provare a eliminare dei piccoli errori, perché, soprattutto in una partita secca, proiettandoci all'eventuale disputa delle Final Eight di Coppa Italia, non ci sarebbe modo di rimediare. C'è qualcosa da aggiustare.”

Dopo l'addio di Lolo Suazo, due volti nuovi in organico: “Assad lo conoscono tutti, la sua esperienza ci tornerà utile. Lo aspettiamo a braccia aperte. Avevamo solo Mello in quel ruolo, ora abbiamo un altro giocatore importante su cui contare. Lo stesso Kakà, che ha esordito con una prestazione soddisfacente, non ha bisogno di particolari presentazioni. Là davanti ci darà una grande mano: fa molti gol, ma non solo. Sfrutteremo la sua abilità nel far salire la squadra. Mi auguro di inserire i nuovi arrivi rapidamente nelle dinamiche di squadra.”