Avellino

Il Movimento 5 Stelle si sta dando una nuova organizzazione. Non chiamatela segreteria, “noi non saremo mai un partito come gli altri, non ci sono capibastone” ma “team del futuro” chiarisce subito Michele Gubitosa. Il parlamentare irpino è tra i dodici facilitatori che con le loro squadre andranno a supportare l’attività del capo politico Luigi Di Maio per 12 aree tematiche. Per le imprese la squadra è composta da il deputato M5S irpino, con Jacopo Berti, Cristian Romaniello, Danilo Albani Rochetti, Alberto Bonisoli, Antonio Mattia, Maura Sarno, Giuliano Giordano Barbieri e Rosita Capano.

Il team si è presentato alla stampa e agli attivisti irpini nel corso di un appuntamento convocato presso l'Hotel De la Ville di Avellino. Presenti con Gubitosa anche l'imprenditrice del vino ed ex assessore Maura Sarno e il candidato del M5S in Basilicata nel 2018, Antonio Mattia.

“Tutti imprenditori prestati alla politica che hanno un progetto – dice Gubitosa – dare voce a chi lavora a testa bassa malgrado le grandi difficoltà del nostro paese: le tasse e la burocrazia. Negli Stati Uniti se hai un'idea brillante basta da sola a realizzarla perché lo Stato ti accompagna e investe su di te. In Italia l'imprenditore è compresso tra corruzione ed eccessiva burocrazia, con i cartelli delle altre aziende che ti fanno la guerra. Se hai successo è perché hai avuto fortuna”.

Dunque uno “Stato ingiusto e appesantito dalla burocrazia” dice il deputato del maggiore azionista di Governo, lo stesso Movimento che da un anno e mezzo guida il Paese e che finora di fatto non è riuscito a invertire la rotta.

“Per questo abbiamo immaginato di lavorare sui territori e raccogliere le istanze delle piccole imprese – risponde il parlamentare irpino – proposte che poi vogliamo portare all'attenzione del Parlamento”.

Sul ruolo di Confindustria non sono mancate frecciate polemiche all'indirizzo di “una organizzazione che poco rappresenta le imprese italiane” ha detto Gubitosa in conferenza stampa, ma poi ha chiarito: “Mi riferisco al fatto che sono poche le imprese iscritte a Confindustria, noi dobbiamo dare voce anche ai non iscritti che hanno tanti problemi e che non si rispecchiano in quel circuito. Con Confindustria vogliamo dialogare, ma abbiamo il dovere di andare a sentire anche cosa dice il falegname, il pasticciere e le piccole imprese che costituiscono l'ossatura del nostro paese” ha aggiunto.

Il rapporto tra i grillini e la Confederazione guidata dal salernitano Vincenzo Boccia si può dire “complicato” e di sicuro non sono mancati momenti di tensione, come quella volta che proprio l'onorevole Gubitosa, in occasione della riunione convocata da Confindustria Avellino sul completamento della Lioni – Grottaminarda, si è alzato e ha lasciato la sala in segno di protesta con il presidente Bruno.

“Quella riunione era troppo spostata sul Pd. Ma voglio chiarire che mi sono alzato perchè è stato fatto passare il governatore De Luca come il salvatore dell'opera. In realtà siamo stati noi a dire alla Regione: “ora la completi e ci metti i soldi per finirla”. È stato il Governo e il Movimento cinque Stelle ad assegnare alla Regione i lavori. Quindi se quella strada vedrà la luce sarà merito nostro che abbiamo voluto dare un cambio di marcia”. 

E a proposito di De Luca. Il discorso per le regionali è chiuso? Il veto sull'alleanza è definitivo?

“Le dirò di più – risponde Gubitosa -  Il Movimento Cinque Stelle va bene quando corre da solo. Stiamo facendo molte riunioni sui territori le e dico che percepisco questo: tutti vogliono un movimento che corre e vince da solo. La Campania può essere la prima regione a guida Cnque Stelle, dunque andremo certamente da soli: né con De Luca né col Pd, ma neanche con la Lega, Forza Italia e la Meloni”.

Tuttavia la febbre delle civiche pare abbia contagiato anche il Movimento Cinque Stelle che sta lavorando alla costruzione di liste che affiancheranno il partito nella corsa per Palazzo Santa Lucia. Gubitosa conferma che la direzione è proprio questa: “Andremo con le liste civiche composte da associazioni e cittadini che hanno le mani libere e sono radicate sui territori”.

A questo punto è doveroso chiederle: anche il candidato presidente del Movimento Cinque stelle per la Campania sarà un esponente della cosiddetta società civile?

“Si – dichiara il parlamentare irpino - Un cittadino comune come tutti noi quando ci siamo candidati in Parlamento. Una persona che non abbia visto la politica nei palazzi. C'è gente che fa questo mestiere da 25 -30 anni che non sa cosa accade fuori dai palazzi. Noi pensiamo a un cittadino comune"

E Valeria Ciarambino? La capogruppo grillina in Regione da tempo aspetta questa occasione. Doveva essere lei la candidata.

“Per me Valeria va benissimo, ha lavorato bene, perché no? Ma alla fine sarà comunque il capopolitico a decidere” aggiunge Gubitosa.

A chi gli chiede se il Movimento sia pronto ad accogliere eventualmente nuovi ingressi dall'Irpinia come Livio Petitto o Angelo D'Agostino il deputato risponde: “No secco a questi nomi. Anzi, un no secchissimo”.