Ariano Irpino

Con sorella Nora Cocca dei Silenziosi Operai della Croce, riscopriamo insieme la storicità del santuario di Valleluogo e della specificità alla luce del corso della storia. In fondo ad Ariano Irpino la Madonna si è definita “Immacolata Concezione” qualche secolo prima che la chiesa cattolica definisse il dogma. Un documento inedito per gli arianesi e uno sprone in più per rivitalizzare il Santuario tanto caro al Beato Luigi Novarese.

Il pellegrino che si reca al Santuario della Madonna di Valleluogo ha come primo impatto una vallata silenziosa ove lo scorrere dell’acqua, di un torrente che l’attraversa,  crea una naturale musica; un bellissimo tiglio dal tronco secolare, alla cui ombra molti pellegrini hanno trovato sollievo nel corso del tempo, ed un piccolo e grazioso Santuario del XVIII secolo che quasi si nasconde nel fabbricato adiacente.

Nell’aprire il portone della chiesa ci si trova davanti un panorama suggestivo tra le linee, gli stucchi, le volte, tutto in una grande armonia. Un volto materno misterioso ti accoglie con le braccia aperte nell’atteggiamento di donare il suo figlio prediletto al figlio che davanti a Lei si presenta, pronta ad avere cura del bambino che è seduto sulle sue ginocchia e a tendere la mano a chi da Lei si sta recando.

Una donna del popolo con lineamenti modesti, di umile condizione, ma regale nella compostezza e nello sguardo.

Il pellegrino curioso volgendo lo sguardo alla sua sinistra trova una grande lapide marmorea posta l’11 ottobre 1960 dal vescovo Venezia il quale ha eretto l’antica chiesa in Santuario con i titoli di Immacolata Concezione- Santa Caterina e Santa Maria di Valleluogo, aggiungendo anche quello di Salute degli infermi.

Da un libricino del sacerdote Luigi Novarese, ora dichiarato Beato dalla Chiesa, posto a disposizione dei visitatori, a pag 27 si apprende che la Vergine Immacolata Concezione, nel tardo medioevo, apparve ad una bambina sordomuta e la guarì. La Madonna apparve sul torrione (ancora esistente) di un mulino e chiese che venisse costruita una cappella. Le notizie storiche sono citate in documenti del 1600 e del 1700. In una bolla vescovile emessa dal vescovo di Ariano Irpino nel 1761, si parla di un beneficio: “sine cura sub tituloImmaculataeConceptionis B.V.M., S. Catharinae et et S. Mariae belli loci”. 

In occasione della solennità liturgica dell’Immacolata Concezione, dogma dichiarato da Pio IX l’8 dicembre 1854, è bello considerare come la Madonna abbia voluto poggiare i suoi piedi in questa contrada  arianese, benedicendola con la sua presenza e anticipando i tempi della chiesa, presentandosi quindi ad una sordomuta con il nome di “Immacolata Concezione”.

Allora siamo invitati a renderle omaggio per l’onore che ci ha dimostrato: incontriamoci con lei in una intensità di dialogo fatto di parole, ascolto, sguardi. Lasciamo a lei la possibilità di condurci al Suo Figlio Gesu’.

Ella si è manifestata a Valleluogo, affinchè i suoi figli adottivi possano trovare rifugio, conforto, salute nel corpo e nello spirito.

Nella solennità dell’Immacolata Concezione, giorno del suo fiat, anche noi vogliamo a lei rivolgerci, recandoci nel santuario da lei voluto affinchè possa posare lo sguardo su di noi e noi su di lei in una intensa reciprocità tramite la quale lei, Madre, ci condurrà al suo figlio Gesù proteggendo il nostro cammino.