È possibile eliminare del tutto l’utilizzo della plastica negli uffici pubblici? Arpac muove alcuni passi significativi in questa direzione, in linea con la sua vocazione di tutela degli ecosistemi. Dopo aver aderito, in estate, alla campagna #PlasticFree lanciata un anno fa dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa, l’Agenzia ambientale campana ha aggiudicato la fornitura di dieci erogatori di acqua microfiltrata, collegati alla rete idrica, che saranno installati in ciascuna sede dell’Ente.
«Con questa iniziativa», commenta il commissario straordinario dell’Agenzia, Stefano Sorvino, «si stima che eviteremo il consumo di più di 150mila bottigliette di plastica ogni anno. Un risultato non trascurabile, che si inserisce nello sforzo di Arpac di promuovere comportamenti ecosostenibili: un compito che ben si sposa con la sua missione istituzionale di controllo e monitoraggio dell’ambiente in Campania».
Il mancato consumo di plastica monouso, reso possibile da questa scelta, equivale a un taglio delle emissioni di Co2 di circa 20mila chilogrammi all’anno.
Arpac è tra le prime amministrazioni pubbliche in Campania a installare erogatori d’acqua collegati alla rete idrica. Una soluzione che, oltre a ridurre drasticamente il consumo di plastica monouso, può eliminare il trasporto su gomma dell’acqua che i dipendenti al momento acquistano per bere.
«Non è possibile essere autorevoli nella tutela dell’ambiente in una regione complessa come la Campania», conclude Sorvino, «se non si intraprendono iniziative concrete per dimostrare che l’Agenzia in prima persona è disponibile a modificare alcuni piccoli comportamenti quotidiani. L’aggiudicazione, da parte di Arpac, della fornitura di erogatori cade proprio negli stessi giorni in cui il Consiglio regionale ha approvato la legge 26 del 2019 in cui, come è noto, si dettano misure per la riduzione dell’incidenza della plastica sull’ambiente, indirizzate anche agli enti strumentali della Regione Campania».