Andretta

Ha vinto Giuseppe Guglielmo per soli 22 voti di scarto. Con 716 voti, il candidato dell’Unione di Centro in concorso già nella tornata elettorale del 2014 ha conquistato la fascia tricolore del piccolo comune altirpino. Il caso andrettese conferma l’anomalia di questa tornata elettorale. Tre liste in campo, di cui una civetta, presentata per mera provocazione sono state protagoniste di un serrato braccio di ferro fra i due Guglielmo e Camillo Caputo.

Ad affiancare la compagine di Giuseppe Guglielmo, una lista denominata appunto “la civetta” capeggiata da Pasquale Guglielmo, fratello del neo sindaco. A sfidare i due fratelli, Camillo Caputo, elemento di sintesi di una squadra di estrazione di centro sinistra ed erede della vecchia amministrazione di Angelantonio Caruso.

Nonostante l’unione di due liste, quella di Guglielmo è stata una vittoria risicata, che ha acceso un clima di grande tensione in paese. Guglielmo non ha mai nascosto in questo lungo anno di propaganda elettorale il suo malumore nei confronti dello schieramento dell’amministrazione uscente, che proprio nel 2014, a causa di un mancato timbro sui documenti per la presentazione delle candidature è stata esclusa dalla competizione. Una esclusione che ha impedito di fatto a Giuseppe Guglielmo di raggiungere il quorum e governare il paese.

Andretta si prepara in questo momento alla proclamazione del sindaco, che nei prossimi giorni dovrà nominare la giunta. Camillo Caputo intanto, passa fra i banchi dell’opposizione e si prepara a vigilare sull’operato di Guglielmo, che dopo anni torna ad amministrare il paese, e a consegnare un tassello al paniere dello Scudocrociato.

Elisa Forte