Avellino

La tessera in tasca, da oggi Luca Cipriano è ufficialmente un iscritto al Pd. Quando il Pd lo ha candidato a sindaco di Avellino contro un altro iscritto al Pd, Gianluca Festa, Cipriano non aveva tessere né vincoli di partito, e anche questo fu motivo di scontro in una campagna elettorale segnata da grandi lacerazioni e tante polemiche, non ancora sopite del tutto.

Si è preso il suo tempo, sono passati sei mesi dalle amministrative: una scelta maturata a lungo...

“Si ma è naturale conseguenza del percorso che si è avviato durante le ultime amministrative quando attorno a una mia candidatura si è costruita una coalizione di centrosinistra, con il pd, i gruppi civici e le mie due liste civiche. Ora proviamo a superare il civismo e a rimmettere al centro la politica. Inizio questo percorso nuovo con la massima serenità convinto di poter dare il mio contributo per il rinnovamento generazionale e per portare nuove idee, energie diverse con l'obiettivo di avvicinare i giovani al Pd ”.

Dunque da oggi il Pd è ufficialmente all'opposizione e anche in maggioranza?

“No. In Consiglio comunale il Pd è solo all'opposizione. Lo ha detto chiaramente anche il commissario Cennamo”.

Nei prossimi mesi vi attendono le elezioni regionali e la fase congressuale. Come pensa di affrontare questi due momenti che segneranno due passaggi fondamentali per il partito?

“Devo dire, non mi appassiona il tema del congresso. E per le elezioni non ho da rivedicare alcun ruolo o candidatura. Sarò un tesserato semplice. Più che le tessere, le correnti o le cordate mi interessano le idee da portare dentro al partito, mi interessa oggi più di tutto lavorare per superare le divisioni. Anzi vorrei lanciare un appello...”.

Prego..

“Non è il momento di dividersi. Costruiamo insieme un Pd basato su idee e valori di centrosinistra non alimentiamo le divisioni. Lo dico anche al sindaco Gianluca Festa. In questo momento storico l'unico avversario è la Lega, sono le destre che crescono anche in Campania, bisogna dare forza alle idee delle persone perbene che hanno voglia di dire la propria in politca in Irpinia, dove non siamo soddisfatti di come vanno le cose e vogliamo dare una mano per cambiarle”.

Eppure l'invito che la sua associazione, Ossigeno, ha rivolto a De Magistris, opite ad Avellino il prossimo 12 dicembre, offre una lettura diversa. Dema ha confermato che sarà in campo per le regionali con una propria lista ma che non sosterrà mai De Luca. Lei, rispetto alla candidatura del governatore uscente, come si pone?

“Non ho nessun dubbio. Il centrosinistra deve ripartire da De Luca. Immaginare altre divisioni, eventuali primarie, ulteriori rallentamenti in un percorso che già vede in vantaggio il centrodestra non è utile a nessuno. Propongo che il Pd riparta da De Luca, ma è necessario che il partito faccia anche uno sforzo di rinnovamento e ampliamento della coalizione. In questo senso l'invito a De Magistris ad Avellino vuole essere un segnale, una prova tecnica di dialogo. Sarebbe auspicabile che De Magistris, De Luca e il Movimento Cinque Stelle diano vita a un centrosinistra unito e imbattibile rispetto all'avanzata della destra e della Lega. I grillini non possono pensare di assumere posizioni differenti a Roma e a Napoli. Se non siamo uniti è impensabile battere questo pericoloso movimento sovranista e populista che alimenta odio. C'è un clima difficile, anche qui in Irpinia. Per questo plaudo alle sardine che hanno portato 1000 persone in piazza e non è poco. Le sardine sono una scossa alla politica, un popolo di giovani delusi e arrabbiati che però dicono no alla destra, al qualunquismo, alle fake news al razzismo e all'odio. De Magistris, De Luca i Cinque Stelle e tutti quelli che hanno a cuore questi valori dovrebbero ritrovarsi assieme”.