Avellino

Mentre oggi, alle 15, al “Partenio-Lombardi”, contro l'Atletico Castelfranci (Prima Categoria), l'Avellino proverà modulo e interpreti da opporre domenica (ore 14,30) alla Sicula Leonzio, nella gara valida per la diciottesima giornata del girone C di Serie C, continuano i contatti a fari spenti per definire il cambio di proprietà. Incassata la disponibilità a dimettersi dal CdA del club biancoverde da parte di Gianandrea De Cesare e Claudio Mauriello, Nicola Circelli e l'AP Green stanno ponendo in essere le proprie valutazioni relative a se piazzare e come piazzare, o meno, l'accelerazione che sarebbe a questo punto risolutiva per l'acquisto del sodalizio sportivo fondato nel 1912.

Da un paradosso all'altro: da quello della cordata pronta ad acquistare l'Uesse ma impossibilitata a farlo, alla società in vendita, ma non ancora ceduta. Continua il “travaglio” fuori dal campo per il lupo e i suoi tifosi e, intanto, si avvicina la scadenza del 16 dicembre; la data entro cui andranno pagati stipendi e contributi, per un totale che dovrebbe aggirarsi sui 286mila euro, in modo da evitare di incappare in una penalizzazione, da scontare nel campionato in corso, compresa tra i 2 e i 4 punti. Ai nostri microfoni, l'avvocato Luigi Petrillo chiarì che non si sarebbe potuti arrivare oltre la giornata odierna per adempiere al saldo delle spettenze, per questioni di tempi tecnici, bancari e organizzativi.

Torna, nel contempo, in auge Luigi Izzo, che lo scorso lunedì si era chiamato definitivamente fuori dalla trattativa per il mancato disimpegno di tutti i componenti del CdA della squadra irpina, ma che, stando a indiscrezioni, non aveva chiuso del tutto la porta al progetto di diventare il presidente dei lupi rimandando ogni discorso a un domani in cui si fosse registrato un eventuale cambio di rotta; in cui gli scenari sarebbero stati più chiari o si fosse ripresentata, con forza, la necessità di un passaggio di consegne.

Lo stesso Circelli, alla ricerca di soci, starebbe spingendo per rimettere in piedi il gruppo di cui era parte integrante anche l'ex consulente dell'area tecnica della Casertana, Aniello Martone. Lo scoglio sarebbe rappresentato dall'ormai noto “diritto di recompra” che l'attuale proprietà avrebbe posto come punto imprescindibile per lasciare il timone dell'Avellino. Izzo non intenderebbe, infatti, avallarne la presenza nell'intesa. 

Stando a rumors dell'ultim'ora, Circelli potrebbe, però, essere addirittura pronto a rilevare la maggioranza delle quote del club biancoverde, anche senza Izzo. L'ex presidente del Campobasso avrebbe, infatti, coinvolto altri due imprenditori, di cui uno irpino, nell'acquisto della società e già per domani mattina, a Napoli, sarebbe stato fissato l'incontro dal notaio per il passaggio di consegne. Che la svolta sia davvero dietro l'angolo? Questione di ore e non ci sarà più spazio per dubbi.