Solofra

Il Partito socialista contro il sindaco Vignola. Il rimpasto in giunta provoca i primi scossono politici. “Con atto monocratico, politicamente ingiustificato, esordisce Franco Ferri del coordinamento Psi ‘Montoro-Solofra’, il sindaco, facendo riferimento ad un presunto accordo tra consiglieri, ha di fatto defenestrato un altro assessore scomodo”.

 

“La presunta rotazione avviene nei confronti del solo esponente socialista presente in giunta (Agata Tarantino ndr.) e sembra più una resa dei conti nei confronti di un partito che, oltre ad aver reso possibile la sua elezione a sindaco con circa 400 voti, ha finora dovuto ingoiare rospi di notevole misura (acqua, acquedotto e loro gestione, parcheggi interrati, gestione dell'urbanistica, indebitamento progressivo, lavori pubblici fermi, strade dissestate, assunzione di legali, gestione del gas, piano ASI, figuracce per presunti concorsi per Comandante dei Vigili e riproposizione del problema per probabili intromissioni elettoralistiche).

 

E' possibile contestare la strumentalità delle giustificazioni del sindaco ‘Pinocchio’ evidenziando che un consigliere Udc è stato nominato Presidente del Consiglio comunale; che i subentranti Guacci e D'Onofrio (PD) sono già stati assessori in questa legislatura; che l'assessore Russo (PD) è rimasto dove era e che il vice Sindaco (UDC, ma forse, PD) resta al suo posto”. “La scientifica scelta ha molto a che fare con la guerra tra capi bastone e bande interne al PD e l'accordo generalizzato che il PD sta facendo in tutti gli Enti”. “L'altra verità è che diventa più facile raccattare voti con un monocolore PD per il padrone ex senatore (De Luca ndr), che si ripropone candidato al Consiglio regionale con la mira di ritornare al Senato rinnovato, che con la presenza di intrusi di altro colore politico.

Giuseppe Aufiero

 

Non ci interessa nessuna delega che restituiamo al Sindaco Michele Vignola, perché ne faccia un uso migliore del nostro nell'interesse della Città, e lo ringraziamo per averci agevolato il compito della presa di distanza da un'Amministrazione monarchica che ha smarrito, se mai l'ha avuto, il senso della responsabilità politica e del rispetto delle istituzioni”.