“Una cosa sono le aggressioni e gli atti di violenza, che non smetteremo mai di condannare, ben altro è il sacrosanto diritto di manifestare liberamente, anche nei pressi di un luogo istituzionale, tra l’altro sancito anche dalla nostra Costituzione. Si chiama democrazia, concetto che cozza con il principio di autarchia che regola l’amministrazione dell’attuale governatore della Campania. Per De Luca chi manifesta sotto la sede della Regione Campania, che è la casa dei campani e non sua, è un delinquente. Dunque sono delinquenti quanti invocano il diritto al lavoro, alla prima abitazione, all’aria pulita, a un territorio bonificato e libero da spazzatura e veleni o a un’assistenza sanitaria adeguata. Sono delinquenti i Navigator, i corsisti presi in giro con il miraggio elettorale di un’occupazione, gli eserciti di precari che proprio De Luca ha prodotto. E sono delinquenti le mamme della terra dei Fuochi che hanno perso i propri figli. Persone disperate che per De Luca andrebbero trattati come criminali e cacciati per aver commesso il reato di lesa maestà. Aver alzato la voce, ovvero, contro l’attuale presidente della Regione Campania”. Così la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.