Calabritto

"Calabritto è un paese vivo. Voi siete il futuro. Fate propri i ricordi del 23 novembre 1980, i valori che animavano il paese prima del terremoto, e portateli nelle vostre vite oggi". Così Mario Ciarmoli e Mimmo Giusto, volontari di Troia (Foggia) e Giovinazzo (Bari) durante i loro interventi al Premio "23 novembre 1980" ottava edizione. 

Il premio è stato tributato per il loro impegno a favore della Comunità calabrittana nei giorni seguenti al terremoto, quando Ciarmoli e Giusto diedero supporto fisico ed emotivo alla cittadinanza distrutta dalla catastrofe. Ciarmoli era stato a Calabritto già prima del sisma, con l'Agesci, Giusto, invece dopo il sisma, insieme alla Caritas di Bari. 

Con i volontari pugliesi, gli organizzatori della manifestazione - che si è svolta in una chiesa Madre gremita in ogni ordine di posto - hanno tributato anche un riconoscimento ai volontari dell'associazione Alta Irpinia Lioni (coordinata da Mimmo Della Sala), che hanno vissuto il terremoto sulla propria pelle, a Lioni e dintorni. Hanno offerto la propria testimonianza Giuseppe Stefanelli, che ha perso nove cari durante il terremoto, e il dottore Giovanni Vuotto, tra i soccorritori in prima linea nella "sua" Lioni.   
Protagonisti della serata gli alunni delle scuole primaria e secondaria di Calabritto, che hanno raccontato attraverso temi collettivi il loro punto di vista sul terremoto e sul paese che non c'è più. Hanno ascoltato i loro genitori, nonni, parenti, e hanno poi riportato quelle notizie negli elaborati, all'interno dei quali si è ricordato come l'antico Calabritto fosse un paese molto coeso e comunitario rispetto a quello attuale, disgregato anche da una diversa disposizione urbanistica. 

I dirigenti dell'Istituto Comprensivo, Cipriano, e dell'Agrario, Vespucci, hanno sottolineato l'importanza di intensificare la prevenzione a scuola e hanno rivolto un appello alle istituzioni affinché sia affrontato con sempre maggiore vigore il problema della staticità delle strutture scolastiche. 

Alla manifestazione, condotta dal giornalista Gelsomino Del Guercio, sono intervenuti anche il sindaco di Calabritto Gelsomino Centanni, il collaboratore del dirigente scolastico Giustino Raimato, il parroco di Calabritto Don Alfonso Cardellicchio che ha tratto le conclusioni. Commovente, infine, la lettera di un volontario di Milano presente a Calabritto nei giorni dopo il sisma (letta dal presidente dell'Aurora Carmine Giannini), scritta alla madre, prima che lei morisse, in cui la ringraziava per averlo inviato come volontario a Calabritto, dove ha potuto scoprire e imparare il senso della vita.