"Il biodigestore non è una bomba atomica ma qui serve ben altro, sui nostri territori, che lottano ogni giorno, contro l'isolamento e la desertificazione." A scendere in campo è il sindaco di Bovino Enzo Nunno. 

"Non si possono assolutamente prendere decisioni avventate e isolate. Esse vanno condivise e concordate, con le regioni confinanti e i comuni del territorio. Sappiamo benissimo che determinati impianti, partono in un modo e inevitabilmente finiscono al peggio. Nel nostro caso, abbiamo di fronte a quindici chilometri, la discarica più inquinante e pericolosa d'Italia, a Giardinetto. Per bonificarla, ci vorranno, milioni e milioni di euro. La Regione Puglia ha stanziato i primi trenta, ma ce ne vorranno tanti. E sotto Castelluccio negli anni scorsi, vi furono una serie di arresti nell'ambito di un'inchiesta sul fronte rifiuti.

Non vorrei che ci circondiamo da tutti i lati di situazioni dannose, che mirano a farci scappare dalle nostre terre. Come sindaco mi sto battendo per far emergere il mio paese e il territorio, dall'isolamento. Ma se da mostrare le bellezze naturalistiche, paesaggistiche e architettoniche dobbiamo fare ai conti ancora una volta con l'immondizia, perchè alla fine di questo si tratta il discorso allora cambia radicalmente.

Non è che a Chianche non si fa e si viene ai nostri confini, con facilità estrema. In questa storia deve prevalere la cultura del rispetto per gli altri, che evidentemente al momento non c'è. Non serve il braccio di ferro. Non vogliamo che il nostro territorio, faccia parlare di se negativamente, come se vi fossero "parenti poveri che si scannano."

Nunno sollecita a tal proposito, un incontro urgente, alla presenza della stampa, di tutti i sindaci irpini e pugliesi dei comuni che ricadono sul territorio.