Avellino

Molto dipenderà dai nomi e, quindi, da chi, una volta completato lo spoglio, troverà posto nel nuovo consiglio regionale. Ma al momento, con lo spoglio ancora incompleto per una manciata di voti, è possibile una prima analisi politica del voto. I numeri non sono esaltanti per nessuno, o quasi.

Certo, Vincenzo De Luca ha vinto la sua sfida personale e trascinato il centrosinistra, ma, se restiamo alla nostra provincia, nessuno può dichiararsi vincitore. Il Pd ha perso due punti percentuali rispetto al 2010: è sotto il 20 per cento anche se si conferma il primo partito con una percentuale in linea con il dato regionale.

I democratici si attestano al 18,5 per cento, distanziando il Movimento 5 Stelle, che diventa il secondo partito in provincia, al 12,9 per cento. Sul terzo gradino del podio c'è Forza Italia che raccoglie consensi in percentuale pari all'11,4 per cento. Non è un'ottima performance per gli azzurri di Cosimo Sibilia.

Ottimo risultato per la lista "De Luca Presidente" che raggiunge il 10,1 superando il Nuovo Centrodestra attestatosi sull'8,2. L'Unione di Centro è al 6.8 per cento, anche se nel resto della Campania la musica è decisamente diversa. Il partito, di fatto, non esiste più, in molte realtà scomparso. Così come è diventata decisamente impalpabile la presenza di Sel. Le urne hanno lasciato poco più delle briciole a Vozza. Foglia, come detto, è il più eletto con oltre 11mila preferenze. Nel Pd l'unica a superare la soglia dei 10mila voti è Rosetta D'Amelio.

Marco Grasso