Entra nel vivo l’edizione 2019 di Riti di Fuoco, presentata alla cittadinanza con un convegno su tradizioni e leggende, temi che caratterizzano la manifestazione culturale di Lioni, in programma il 7 e l’8 dicembre nel centro storico. “Il richiamo di credenze e tradizioni – verso nuovi binari del turismo” è il titolo dell’appuntamento, moderato da Rosaria Carifano, che ha avuto luogo nella sala consiliare lionese.
Il sindaco di Lioni, Yuri Gioino: “Ringrazio la Proloco che ha ideato questo evento, assieme a Roberto D’Agnese, e il direttore artistico de “Il treno degli eventi” Antonio Sena. Dopo “Luci in Altura” a Gavitoni, in montagna, e il concertone di agosto in piazza San Rocco, Lioni ha anche un evento invernale. Un’iniziativa che fa da attrattore turistico in Alta Irpinia, dove la gente viene per scoprire i luoghi e torna avendo apprezzato la nostra capacità di accoglienza”.
Per Anna D’Amelio, assessore alla Cultura: “l’evento Riti di fuoco è realizzato con passione. E’ innanzitutto una festa di tutti i cittadini lionesi, tantissime attività parteciperanno attivamente con degli stand, ci saranno associazioni e scuole, non soltanto locali. Siamo la generazione che ha capito che da soli non si va da nessuna parte”. Salvatore Capasso della Proloco Lioni sottolinea come “l’evento viene accolto con entusiasmo soprattutto dai giovani, molti dei quali vivono fuori sede per studio o lavoro e ritorneranno per vivere il weekend con la loro comunità”.
Don Tarcisio Gambalonga, parroco di Lioni: “Il fuoco è un elemento presente nella tradizione sacra e pagana di molte comunità in Irpinia, ognuna con le sue peculiarità. Come abbiamo recuperato il bisogno di aggregazione attorno al fuoco, dovremo recuperare anche il legame con l’aspetto religioso della festa. Il fuoco ha un suo valore da sempre, accompagna la storia dell’uomo. Cerchiamo di trovare in quella luce, nella fiamma che illumina la sera, i valori da essa sempre rappresentati”.
“Non solo Irpinia nell’edizione 2019 - sottolinea il curatore della manifestazione Roberto D’Agnese -. Ogni comunità deve avere il suo evento specifico. Nell’area leggende c’è il cuore di Riti di fuoco, quest’anno con un’apertura al mondo per la presenza di Gunà Percussion ad esempio”. Presenti Antonio Sena, direttore artistico de “Il treno degli eventi”, e Fausta Palmieri, insegnante ed esperta di tradizioni locali.
Francesco Celli, presidente di Info Irpinia: “Se avessimo in Irpinia 118 Proloco come la vostra, avremmo dato un contributo notevole al nostro territorio. Nel weekend dell’Immacolata un gruppo di ragazzi Erasmus Plus, intercettati dalla mia associazione, visiteranno l’Irpinia e saranno anche a Riti di fuoco. Consapevolezza, studio ed entusiasmo sono le parole chiave per non deludere le aspettative del visitatore”.
Alessia Rizzo, autrice del libro “Superstizioni e prospettive. Inchiesta sulla magia quotidiana”, dichiara: “Finalmente ho la possibilità di parlare della mia ricerca contestualizzandola. Mi sono chiesta come nascono le superstizioni? Molto fa l’imitazione dei comportamenti dei propri simili”.
“Quest’anno l’autofinanziamento da parte della comunità è fondamentale perché le risorse pubbliche coprono le spese – conclude la presidente della Proloco Lioni, Maria Antonietta Ruggiero -. Ma ciò che più conta è il messaggio che abbiamo voluto dare, cioè l’apertura del paese ad altre culture. I mariachi messicani con la tradizione della santa muerte sono una particolarità di questa edizione, portano la loro storia fatta anche di lotta al narcotraffico. E poi avremo un’icona della musica popolare, Pietra Montecorvino”.