Teora

Si è conclusa con un’importante vittoria la stagione del Teora che nella semifinale play out contro l’Abellinum è riuscito a conquistare la salvezza: “E’ stato un campionato difficile – afferma il presidente Maccaldo Cordasco – ma alla fine ero consapevole e sicuro che avremmo conquistato la salvezza. L’obiettivo era quello di disputare un campionato tranquillo ma tutto questo è conseguenza della delusione per la mancata iscrizione nel campionato di Promozione, dove avremmo dovuto giocare ma per mezzo dello stadio non idoneo non ci è stato concesso. Sono amareggiato e deluso a livello umano perché l’amministrazione comunale non ha fatto nulla per consentire di disputare il campionato di Promozione a Teora. Ci è sempre stata lontana, anche quando disputavamo il campionato di Promozione due anni fa e abbiamo girovagato per vari stadi della provincia per chiedere ospitalità. Questo disputato è stato il peggiore campionato degli ultimi vent'anni. Ottenere una terza promozione quest’anno dopo le due degli ultimi anni precedenti era impossibile in queste condizioni. Sono comunque soddisfatto dell’impegno che la squadra ha messo e che quando era al completo è stata in grado di mettere in difficoltà anche squadre come il Baiano che poi ha vinto il campionato. Da dicembre in poi abbiamo dato spazio a quasi tutti ragazzi delle nostre zone.”

Lo scorso anno il Teora, reduce dalla retrocessione del campionato di Promozione, si classificò al secondo posto in classifica allaspalle del Grotta ma vinse la finale play off del girone contro il Real Ariano. Nella finalissima il Teora affrontò, perdendo,  il Gragnano al “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia. Nonostante questo la squadra del presidente Cordasco acquisi’ il diritto di partecipare al campionato di Promozione ma ciò non è stato concesso per la mancanza di uno stato idoneo per questa categoria. “Purtroppo questo è un problema che non riguarda solo Teora ma anche altri impianti sportivi. In altre zone però c’è la volontà da parte delle amministrazioni che si impegnano economicamente affinchè gli stadi vengano messi a norma mentre a Teora c’è ostruzionismo. Dopo trent’anni che sto nel mondo del calcio sono pronto anche a mollare se ci sono persone che si vogliono impegnare per fare calcio a Teora. Ho messo tutto il mio impegno e la passione ma tutto questo non basta quando ci sono queste vicende.”

Raffaele Buonavita