Melito di Napoli

I Carabinieri del Nas avevano trovato una situazione da inferno in un opificio di Melito di Napoli, dove decine di operai italiani lavoravano in nero segregati in stanze senza finestre, senza areazione è senza bagni. 

Oggi l'avvocato Rosario Pagliuca, difensore di Vincenzo Capezzuto, rappresentante della società Moreno srl di Melito di Napoli, accusato, tra l'altro, di sequestro di persona afferma che “i 57 lavoratori a nero sono stati tutti assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato e attendono la revoca del sequestro dell'azienda per ritornare, ma la Procura, per il momento, impedisce all'imprenditore di mettersi in regola". L'avvocato Pagliuca fa sapere anche che la Procura di Napoli Nord si è pronunciata contro "la richiesta di dissequestro temporaneo per sole 8 ore finalizzata a un sopralluogo in fabbrica di tecnici specializzati, sotto il controllo dei carabinieri, per verificare le misure da adottare per ottemperare alle prescrizioni impartite dal Nas e adeguare la ditta per riavviare la produzione". 

Probabilmente la procura vuole vederci chiaro e capire anche quali sono i legami che l’azienda ha sul mercato per riuscire ad intercettare una rete che si fonda sullo sfruttamento del lavoro in nero.