Montella

Gioia, la bambina con il cuore artificiale piu` piccolo del mondo, non ce l’ha fatta. Con la sua morte il dolore di una intera famiglia sconvolta dal tragico lutto e dal lungo calvario patito tra cure e speranza, per lunghi mesi. Il cuore della piccola Gioia si è fermato lo scorso 2 novembre e oggi il padre, che sta vivendo il dolore peggiore che un genitore possa provare, si trova anche senza lavoro. L’aveva lasciato per stare accanto alla sua bambina, affetta da una grave malattia cardiaca, per la quale aveva bisogno di un trapianto di cuore.

La storia di Gioia fece il giro di tutto il Paese, tanti personaggi dello spettacolo lanciarono appelli per salvare la piccola. Purtroppo, però, la bambina è morta, aveva solo tre anni. E adesso il padre sta cercando disperatamente lavoro. Subito è stato lanciato un appello sui social per aiutarlo.

E così Emiliano Rubbi ha deciso di rilanciare questa storia per chiedere aiuto, perchè Giovanni il papà della piccola possa avere un lavoro e con esso la speranza di tornare a vivere di un impiego. "Quando scrissi la sua storia, chiedendo di aiutare papa` Giovanni e mamma Serena a rimanere a Roma, accanto alla loro bambina, tutti voi siete stati meravigliosi. Grazie al passaparola, grazie ad amici come Matteo Bussola, ai giornali, alle pagine e ai siti che hanno fatto rimbalzare l’appello, siamo riusciti a raccogliere abbastanza denaro da permettere a una coppia di genitori di passare l’ultimo anno di vita della loro bambina assieme a lei, senza l’assillo costante della mancanza di fondi. E per questo non smettero` mai di ringraziarvi. E` stato uno di quei momenti in cui, nel mio piccolo, ho capito che qui sopra si poteva davvero fare qualcosa, che in qualche modo si puo` plasmare la realta` anche al di fuori del virtuale e cambiare le cose in meglio, se si sceglie di farlo tutti assieme. Adesso, Gioia non c’e` piu`.
E un papa` e una mamma stanno provando il dolore piu` grande che si possa immaginare. E io, allora, torno a chiedervi un altro favore. Giovanni Marano, il papa` di Gioia, dopo essere rimasto a Roma accanto alla sua bambina per tanto tempo, e` senza lavoro.
Gli serve assolutamente un motivo per alzarsi la mattina, per dare un senso a un’esistenza che, al momento, purtroppo sembra non averne piu`. Io non conosco persone che, in provincia di Avellino, possano offrire un lavoro a Giovanni, ma sono sicuro che voi potete aiutarmi.
Sono sicuro che, se facciamo girare abbastanza questo appello, potremo dare un senso alla nostra presenza qui sopra anche stavolta. Se vivete in provincia di Avellino o avete contatti che vengono da li` che possono fare qualcosa, vi prego di metterli al corrente della situazione.
Se volete, potete scrivere direttamente a lui: giomarano1980@gmail.com".