Sorrento

Il leader leghista Matteo Salvini è in piena campagna elettorale lo si capisce dai giri e dai mille appuntamenti, da come appare in ogni angolo d’Italia pronto ad indossare felpe con i nomi dei comuni visitati. Ma soprattuto è in piena campagna acquisti soprattuto al Sud dove il suo movimento nonostante sia sbarcato da poco sta diventando sempre più diffuso e articolato con pedine fondamentali tra gli amministratori locali.

Stamattina l’ex-ministro dell’Interno aveva twittato “Trotta trotta cavallino. E io trotto! Direzione Campania” lanciando la carica per la sua visita a Sorrento e Positano dove suggella il passaggio dei due sindaci locali nelle file della Lega. 

Ad attenderlo le sardine che qui hanno scelto di chiamarsi i “fravagli”, che hanno riempito una delle piazze di Sorrento portando dei libri da voler regalare al leader leghista. Salvino ha detto di avere “simpatia per chiunque manifesti democraticamente per le proprie idee, ma i libri me li scelgo da solo. Credo di avere il diritto di farlo". 

Poi l’ex-vicepremier si è concentrato sulle varie sfide che appaiono sull’orizzonte campano. “Abbiamo tre 'D' da mandare a casa: De Luca, de Magistris, Di Maio. Vogliamo una Regione che rimetta un po' di equilibrio, chiedo ai responsabili locali della Lega di puntare tanto sui sindaci e sugli amministratori locali perché per andare in Regione bisogna conoscere il territorio". 

Sulla candidatura di Stefano Caldoro, lanciata da Berlusconi per tutto il centrodestra ma ancora in fase di maturazione, Salvini è stato prudente. “Non do giudizi sui candidati - ha specificato il segretario della Lega - la scelta la farà la squadra. Stefano Caldoro è stato un ottimo amministratore. Il candidato lo sceglieranno i campani e sceglieranno il migliore. Non vince mai il singolo ma la squadra. Il centrodestra non ha bisogno di showman ma di amministratori capaci". Parole che sembrano ricalcare proprio quelle di che Stefano Caldoro ha pronunciato a inizio settimana durante una conferenza stampa. 

Matteo Salvini ha parole di fuoco anche sul sindaco di Napoli e sul futuro della città. "Una città come Napoli merita un sindaco ben diverso rispetto a quello attuale. Mi piacerebbe che il prossimo sindaco venisse indicato dalla Lega”.

Un’ultima stoccata l’ha riservata alle nuove nomine in giunta colpendo un nervo scoperto che in città e in Italia ha fatto molto discutere, la nomina ad assessore ala Cultura e al Turismo di Eleonora de Majo. ”Il nuovo assessore alla Cultura di Napoli - ha detto Salvini - è una signorina che minacciava di prendermi a mazzate, ma ritiene Israele equiparabile al nazismo. Napoli, per la sua storia e la sua cultura, avrebbe meritato ben altro assessore alla Cultura”.