Sorrento

Giovedì Il leader leghista Matteo Salvini sarà a Sorrento e a Positano per sancire il passaggio dei due sindaci nelle fila della Lega. Una dimostrazione della crescita che il movimento dell’ex ministro dell’Interno sta vivendo in Campania. 

Le piazze di Bologna e Modena riempite dalle “sardine”, il nuovo movimento che sta nascendo spontaneamente in tutta Italia contro l’avanzata leghista, hanno fatto scuola e in Campania nascono i “fravagli”, rivisitazione campana delle “sardine”. 

In un comunicato infatti gli organizzatori del nuovo movimento, che nasce dalla pagina Facebook “Sorrento NON si Lega”, affermano: “Siamo i “Fravagli”, figli delle sardine bolognesi, appena nati e napoletani. Siamo Antonino, Laura, Mohammed, Marta, Michele, Liliana, Paolo, Francesca e potremmo continuare con altre centinaia di nomi, perché abbiamo soltanto deciso di convogliare, in un luogo di incontro, un sentimento popolare diffuso”. Il gruppo annuncia per giovedì 21 la manifestazione “Sorrento Non Abbocca che si terrà “a Sorrento, in piazza Andrea Veniero, dalle ore 10.30, in concomitanza con l’arrivo di Matteo Salvini. Ognuno è invitato a scegliere un libro e portarlo con sé per "donarlo" simbolicamente all’ex ministro. Un libro, scelto dai partecipanti, verrà anche fisicamente donato a Salvini. L’evento nasce dalla pagina Facebook “Sorrento non si Lega” - scrivono gli organizzatori - la risposta di tutta la penisola sorrentina alla passerella, organizzata dal sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo, per il capo politico della Lega Nord.”

Nel comunicato si specify che quello del 21 “è chiaramente un appuntamento "politico" ma totalmente apartitico. Chiunque è benvenuto ma chiediamo che non siano portati bandiere e/o simboli di partito. Una doverosa precisazione per chi ci taccia di essere antidemocratici: nessuno vuole impedire a Salvini di esprimere le sue opinioni nella conferenza stampa organizzata, anche per questo è stata scelta una location leggermente distante, così come per le altre piazze delle "sardine" d'Italia. Vogliamo, però, ribadire il nostro totale disaccordo con la sua “politica” e le sue “idee”. Ci incontriamo perché alla politica della paura, dell’odio, dei muri preferiamo rispondere con l’incontro, la cultura, l’ironia”.