Benevento

Il calore del Pala Ferrara, la vivacità dei giovani, l’esperienza di Sangiuolo e Chiumiento e il coraggio di Boglic. Ecco cosa ha fatto la differenza nella sfida contro Putignano, fanalino di coda molto fastidioso. I pugliesi sono giunti senza timore. Sono una squadra esperta e che gioca senza paura.

I sanniti hanno subito capito che non sarebbe stata una passeggiata. Qualche distrazione di troppo in difesa e qualche possesso offensivo sciupato ha permesso agli ospiti di restare agganciati nel punteggio. Primo tempo comunque vivace che conferma la voglia di programmare della squadra del presidente La Peccerella. Il risultato è pur sempre importante essendo un torneo agonistico, ma quel che più conta è dare spazio ai ragazzi, sempre, anche in situazioni di punteggio delicate. E Boglic l’ha fatto. Senza timore. Rispettando il progetto iniziale.

Il risultato è rimasto sempre in bilico.LE difese hanno spesso avuto la meglio sugli attacchi. La tensione. La frenesia. Tutti peccati di gioventù per quel che riguarda il Benevento. Ma va bene così. Il percorso è lungo ma va vissuto tutto fino in fondo. 

Il 23 a 22 finale però racconta di come anche credendo nei giovani si possono raggiungere risultati importanti. E anche in un campionato con sole otto squadre la crescita è possibile. Ora il Benevento è quarto in classifica con quattro punti e sabato prossimo sarà di scena sul difficile campo del Palermo capolista, reduce dal primo ko stagionale nella tana di Teramo.