L’imprenditore Paolo Scudieri, cittadino onorario di Lioni, è tornato in Alta Irpinia per un pomeriggio a metà tra ricordo e racconto. Presso la sala consiliare del Comune altirpino, gremita per la speciale occasione, è stato presentato il testo “Con gli occhi di Milena. L’Irpinia, andata e ritorno sui binari del ‘900” (Delta 3 edizioni), che ripercorre la storia della famiglia Buonassisi-Scudieri e della comunità di Lioni. Un viaggio nel tempo attraverso i ricordi della signora Milena Buonassisi, madre di Paolo, che ha affidato emozioni e riflessioni alla giornalista Paola Liloia.
La dolcezza dei ricordi della signora Milena Buonassisi in Scudieri, il suo sguardo fiero, costituiscono la scintilla per un’intervista che ripercorre un secolo, il ‘900, e la storia di due famiglie di imprenditori. La signora Milena ha emozionato la platea con la sua eleganza e autenticità, ricordando i momenti unici di una giovinezza vissuta e condivisa con la comunità altirpina. “Mi emoziono sempre quando rivedo i miei compaesani. L’Alta Irpinia, Lioni sono territori ancora unici e popolati da persone vere in cui, più che altrove, è possibile ritrovare il senso autentico della vita fatto di persone, sguardi, intese e progetti. La mia famiglia è sempre stata vicina e presente a queste terre, e con mio figlio Paolo il futuro che verrà sarà possibile e di vera svolta”. Presente al tavolo dei relatori anche Achille Scudieri, padre di Paolo e marito di Milena, imprenditore che ha segnato la storia dello sviluppo economico italiano e fondatore del Gruppo Adler-Hp Pelzer ad Ottaviano, attualmente guidata dal figlio Paolo, prima in Italia per i sistemi del comfort acuistico e termico dei veicoli e dei rivestimenti per le portiere e tappeti delle macchine, secondo player mondiale in questo comparto.
Applausi scroscianti hanno accompagnato gli interventi moderati dal direttore di Ottochannel Tv, canale 696 del digitale terrestre, Pierluigi Melillo che ha rimarcato i passaggi cruciali della storia delle famiglie Buonissimi Scudieri, attraverso la storia del mezzogiorno.
I proventi della vendita del libro saranno interamente devoluti ad attività dedicate a persone con disabilità. Visibilmente emozionato il presidente Scudieri della Adler Pelzer Group ha ripercorso i suoi personali ricordi di giovinezza, nelle terre ancora fieramente autentiche dell’alta irpina su cui puntare per le rinascita del mezzogiorno.
“La scrittrice Loloia è riuscita a cogliere l’essenza autentica dei ricordi della mia famiglia e a trasporli in maniera davvero emozionante - racconta il presidente Scudieri -. Un tratto di scrittura meraviglioso, per descrivere meravigliose terre e brani di vita privata, legami tra famiglie, tra paesi, tra Ottaviano e Lioni. Il libro sfiora e descrive con immenso garbo lo sviluppo di una ben definita geografia di ricordi e territori, lo sviluppo degli stessi e l’evoluzione sociale delle aree interne. Lioni mi ha dato tanto, tante emozioni che ancora mi darà. Un luogo dove poter costruire, dove ci sono ancora persone sincere di spessore umano e culturale forte. Vale la pena di battersi e di lottare per contrastare queste compulsioni internazionali . Una sfida ambiziosa da portare avanti nei luoghi buoni dove il riscatto e rinascita dell’evoluzione può attecchire e creare sviluppo. Vedo i giovani che vogliono leggere sfide e vedo ancora uomini di buona volontà e capaci che hanno il dovere di supportare comunità come queste nel cammino di crescita e sviluppo.
La lotta più grande al sud non è tanto quella da ingaggiare con le istituzioni, ma sconfiggere gli uomini cattiva volontà. Borgo 4,0, la Smart City, la smart Road, la mobilità sostenibile, lo sviluppo sostenibile e innovativo sarà realtà in questi luoghi. Come nel libro si ricorda la famiglia Capasso che con una pompa di benzina, la prima, segnò l’automobilizzazione dei luoghi, mi auguro che una pompa, stavolta, ad idrogeno possa alimentare le auto del futuro che transiteranno in questi territori”.
Il Sud e l’Irpinia, una provincia con i suoi paesaggi e le sue trasformazioni urbanistiche e sociali, fungono da sfondo silenzioso al fluire del tempo nel testo che raccoglie un intimo racconto di famiglia che diventa storia di un territorio. E una ferrovia ultracentenaria lega indissolubilmente eventi storici e amori, successi e tragedie, partenze e ritorni.
Il tutto confluisce in un racconto biografico su due piani temporali, che tende costantemente verso un futuro possibile. La signora Milena è custode della memoria familiare e con essa della memoria dei luoghi: perché la grande Storia è figlia di tante piccole storie.