Benevento

Il sorriso è quello dei giorni migliori. Lo sguardo è quello felice di chi sa che ha intrapreso il percorso giusto. Servivano conferme a Stefania Pirozzi e sono arrivate a Genova al Trofeo Nico Sapio. Nella piscina ligure il guizzo della campionessa sannita ha attirato l’attenzione. Tre podi in altrettante gare: un terzo posto nei 400 misti, un argento nei 200 delfino e il primo gradino del podio nei 200 stile libero.

Una vittoria che vale tanto nella gara che può aprire scenari interessanti e la rimette al centro dell’attenzione anche in ottica futura. Era il guizzo che mancava da un po’ ed è arrivato nel momento giusto. La stagione invernale è da poco iniziata. A Stefania serviva ritrovare sensazioni positive. Il tempo (1'57''79) è buono ma si può fare ancora meglio. Perché il passato parla chiaro, racconta di una nuotatrice che ha fatto prestazioni importanti su palcoscenici internazionali. Ha disputato due Olimpiadi e la terza è il sogno socchiuso nel cassetto.

Veniva da una stagione senza grosse gioie nel nuoto tradizionale. Diverso il discorso nella specialità del pinnato dove è subito andata a segno con un bronzo agli Europei. Del resto il talento c'è e nessuno può negarlo. L’aria di Trieste, dove è nata mamma Silva, le fa bene. La serenità familiare dopo anni lontana da casa le permette di nuotare a cuor leggero. E forse ha anche meno pressioni rispetto al passato.

Quello di Genova però non può e non deve essere un guizzo isolato. L’orgoglio della campionessa la dovrà accompagnare anche nei prossimi appuntamenti sia in vasca corta che in quella tradizionale. A 26 anni ha ancora tanto da dare. Il lavoro fatto con Matteo Bianchi alla Tergeste Nuoto sta pagando. Adesso la nuotatrice delle Fiamme Oro e del Circolo Canottieri Napoli non deve mollare la presa. Può spingere ancora di più per crescere in vista dei tricolori di dicembre. Intanto le diciamo brava, brava, brava! Lo sport di casa nostra ha bisogno di una campionessa come Stefania Pirozzi e di risultati come quello di oggi.