“Oggi sono 50 giorni da quando sono apparse le ultime lenzuola ai cancelli dell'ospedale... ieri, finalmente la svolta”.
Così Mena Di Stasi del Comitato Curiamo la vita che ha lottato per tenere aperto e funzionante l'ospedale di Sant'Agata dei Goti, Sant'Alfonso Maria dei Liguori.
Di Stasi annuncia che ieri Mario Ferrante, direttore Generale dell’Azienda S. Pio ha visitato l'ospedale della Valle Caudina.
“Quale occasione migliore – spiega - per incontrarlo e chiedere notizie circa il decreto 41/2019 (famoso Decreto del Presidente della Regione Campania, approvato dall’allora Ministro della Sanità Grillo e confermato dal Ministero Economia e Finanza); insomma, il documento tanto atteso e frutto della protesta soprattutto del “Comitato Curiamo la Vita””.
Incontro che è poi avvenuto “Il dr. Ferrante – prosegue Mena Di Stasi - , quasi sorprendendo tutti, appena ci ha visti, con estrema cordialità ha salutato tutti, soffermandosi a leggere i volantini che avevamo tra le mani, con la raccomandazione di aspettare, perché, dopo ci avrebbe incontrati.
Anche se per la prima volta, ci è sembrato l’incontro tra vecchi amici; rassicurando i presenti che il suo intento e la sua scommessa personale erano proprio quello per cui era stato chiamato: attuare il decreto 41/2019. Per tale scopo ha aggiunto, di aver inoltrato alla Regione Campania la richiesta di 192 assunzioni, solo per sopperire al personale del S. Alfonso tra dottori, infermieri e oss; ed è in attesa dell’approvazione della Regione per effettuare i Concorsi; contemporaneamente ha fatto anche richiesta dare in dotazioni alla struttura nuovi e più efficienti apparecchi diagnostici.
L’incontro si è concluso raccogliendo rassicurazioni che ogni sviluppo che avverrà nel prossimo futuro, non mancherà di aggiornare il “Comitato Curiamo La Vita”.
Da parte nostra abbiamo confermato la volontà innata di “vigilare” sempre; ed il direttore ha colto l’occasione per dire che anche lui farà delle visite a sorpresa per controllare come "lavora" tutto il personale, concludendo che ognuno deve fare la sua parte, e uniti e collaborando, si può "vincere" questa crociata, e far rinascere il S. Alfonso Maria De' Liguori...”.