Sarno

Torna la paura a Sarno, dopo l'incendio doloso che ha devastato il 20 settembre scorso il monte Saretto e l'arrivo del maltempo, detriti invadono le zone rosse, riportando alla mente la tragedia dell'alluvione del 1998. 

A scopo precauzionale è stata così disposta l'evacuazione di circa 200 persone. Si tratta dei residenti della zona critica a ridosso del versante che è a rischio idrogeologico. Il fango che è colato per le strade in queste ore di piogge incessanti ha reso necessario interventi preventivi. La chiusura delle scuole e l'allontanamento da casa per chi vive in via Pietro Nocera, vicolo Orefice, via Mortaro e vicoli adiacenti, vicolo San Martino, vicolo Tre Corone. Alcuni degli sfollati saranno ospitati nell’edificio della scuola media Baccelli, attrezzata per l’accoglienza.

“So bene cosa significhi lasciare la propria casa, ma in questo momento è necessario. Queste ore passeranno in fretta, ci sarà supporto per tutti. Siamo sul territorio per aiutare tutti”. Queste le parole del sindaco di Sarno Giuseppe Canfora che continua: “Sono vicino ai miei concittadini, ai bambini, agli anziani, ai disabili.

Vi sono vicino prima come uomo e, poi, come sindaco. La nostra storia ci ha insegnato a non sottovalutare certe situazioni, ad avviare tutte le misure precauzionali del caso.

Purtroppo, l’incendio di settembre ha reso ancora più fragile il nostro territorio. Un atto criminale, ignobile, che non smetterò di condannare in ogni sede possibile, perché contro la nostra città che ha pagato con la vita di 137 persone gli scempi all’ambiente.

Lavoriamo sulla sicurezza, su previsione e prevenzione, il nostro impegno come amministrazione è costante e continueremo a chiedere pene severe contro chi mette in pericolo la vita dei nostri concittadini. Restiamo uniti. Anche ora, soprattutto ora” ha concluso la fascia tricolore in una nota indirizzata alla cittadinanza.

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