«Tassare ancora le Pmi significa fare cassa oggi, ma deprimere l'economia domani. Nell'ultima manovra di Governo abbiamo assistito a una scelta autolesionistica su più fronti, in particolare l'aumento della tassazione sugli imballaggi in plastica equivale a dei dazi applicati sui nostri stessi prodotti, come ha giustamente denunciato il presidente nazionale Confapi, Maurizio Casasco».

Lo ha detto Raffaele Marrone, presidente Confapi Napoli.

«La concorrenza straniera pagherà la materia prima 1,20 euro al chilo a differenza delle imprese italiane che dovranno pagare 2,20 euro al chilo. Un incremento ingiustificato e ingiusto che danneggerà il nostro tessuto produttivo su cui grava la fiscalità più onerosa d'Europa».

«Fiscalità che, invece, in Polonia è tra le più basse al mondo – appena il 19 per cento – perché il Paese ex Urss è riuscito a creare una virtuosa filiera di crescita che oggi lo porta ad avere un livello di disoccupazione pari alla quota fisiologica che gli economisti hanno fissato intorno al 3,3 per cento».

«Ciò significa che in Polonia esiste la piena occupazione per quelli che hanno voglia di lavorare a differenza della nostra Campania, dove i tassi di disoccupazione giovanile raggiungono il 53,6 per cento della popolazione attiva».

«Governare un Paese come l'Italia è certamente opera ardua, ma bisogna avere la lungimiranza di guardare oltre il domani perché dissanguare oggi le imprese significa ipotecare un futuro di incertezza, di sottosviluppo e di precarietà a tutti i livelli.

Col rischio, peraltro, di neutralizzare e vanificare, con questi provvedimenti di portata nazionale, le misure che, pur tra tante difficoltà, la Regione Campania sta varando per aiutare le imprese come l'istituzione delle Zes e i contributi e le agevolazioni per rilanciare la competitività delle Pmi locali»