Napoli

I militanti del “Movimento 7 novembre” hanno manifestato oggi esponendo uno striscione all’uscita della galleria Umberto di Napoli proprio davanti al teatro San Carlo. Sullo striscione si leggeva  "Basta processi in tribunale, disoccupati a lavorare". Gli attivisti hanno poi acceso alcuni fumogeni e si sono seduti sulle scale della galleria occupando, in maniera dimostrativa, l’entrata.

Una manifestazione che si contrappone in maniera chiara alla parate delle Forze Armate che si sta svolgendo in via Caracciolo e che vede presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. 

Sulla pagina Facebook del gruppo si legge “Siamo all'ingresso della #Galleria di fronte al Teatro San Carlo. Mentre attendiamo risposte concrete per la nostra vertenza per la formazione e l'inserimento a lavoro dei disoccupati/e, non siamo fermi e ribadiamo che denunce, processi e notifiche che ci stanno arrivando non fermeranno la nostra lotta. Mentre la kermesse delle Forze Armate con il Presidente della Repubblica continua a pochi passi, dopo aver consegnato il documento alla Presidenza stamane, oggi ribadiamo altri punti: 1) Paghi chi non ha mai pagato: per una drastica detassazione dei salari e una patrimoniale del 10% sul 10% più ricco della popolazione, capace di liberare 400 miliardi di euro e garantire il diritto alla casa, alla salute, all’istruzione e ai servizi sociali per tutti i proletari. 2) Per un forte aumento dei salari, inversamente proporzionale ai livelli attuali, a partire dalle categorie che nei prossimi mesi saranno coinvolte nei rinnovi del CCNL. 3) Per il salario medio garantito a tutti i disoccupati e i precari. 4) Per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario: lavorare meno, lavorare tutti. 5) Per il drastico ridimensionamento delle spese militari e la loro ridestinazione al sostegno del salario indiretto e della spesa sociale. 6) Contro le “grandi opere” e le politiche di devastazione ambientale. Per la cancellazione dei progetti Tav, Tap, Muos, ecc., per sanzioni durissime ai padroni che inquinano e avvelenano (a partire dall’Ilva di Taranto) e la destinazione di tali risorse alla salvaguardia dell’ambiente e per la messa in sicurezza dei territori. 7) Per l’abolizione del Testo unico sulla rappresentanza e il ripristino di un’autentica democrazia sindacale sui luoghi di lavoro. 8) Per il ritiro integrale dei decreti sicurezza “Salvini” e “Minniti”: pieni diritti di cittadinanza a tutti gli immigrati per contrastare il reato di clandestinità. 9) Contro ogni intervento militare imperialista e di aggressione ad altri popoli”.