In merito alle polemiche sollevate sulla Delibera di Giunta n.°176 relativa al “Festone”, si precisa, così come sottolineato nella relativa lettera di accompagnamento destinata al Vescovo Sergio Melillo, ed al Parroco, Don Carmine Santoro, che si tratta di un atto dal valore esclusivamente di proposta, a cui dovrà seguire, nel caso dovesse riscontrare la volontà, un accordo quadro regolante termini e competenze tra Curia Vescovile, Parrocchia di Santa Maria Maggiore e Comune. Nel massimo rispetto della Missione della Chiesa, l’iniziativa del Comune è finalizzata in via prioritaria a sollevare formalmente e sostanzialmente il Parroco da responsabilità nell’organizzazione degli eventi che richiedono sempre più il rispetto di normative in materia di sicurezza. In questa ultima edizione del “Festone”, infatti, non è mancata qualche problematica rispetto proprio alla sicurezza dove il Comune ha dovuto assumere decisioni di responsabilità per poter continuare lo svolgimento della manifestazione. Da qui l’intenzione dell’Amministrazione di dare il proprio fattivo contributo istituzionale per alleviare gli oneri burocratici della Parrocchia ed essere nella condizione di intraprendere anche iniziative utili ad intercettare finanziamenti specifici da Enti sovracomunali. È bene, infine, sottolineare che il Festone è di tutta la Comunità di Grottaminarda. Se qualcuno, compresa la minoranza consiliare, immagina che possa essere “di proprietà”, e da qui alimentare dannose polemiche, sappia che provoca solo del male e rema contro le finalità Religiose e Civili che con questa ricorrenza sono in perfetta sintesi ed armonia.
Festone Grottaminarda: una doverosa precisazione dal Comune
Caso delibera
Redazione Ottopagine
Riceviamo e pubblichiamo