Benevento

I valori classici sono intramontabili. E se è innegabile che greco e latino siano lingue morte non può certo dirsi lo stesso per la scuola che le insegna. Il liceo classico è più vivo che mai. Lo dimostra la notte bianca che ha coinvolto oltre cento licei da Nord a Sud, e alla quale ha aderito anche il Giannone di Benevento.

La notte nazionale del Liceo Classico ha fatto registrare tanta partecipazione nella scuola di Piazza Risorgimento.

La celebrazione della bellezza, di quella “grande bellezza” che si scorge negli occhi dei ragazzi, anche in quelli più cresciuti che tornano nella loro ex scuola per sostenerla e difenderla.

Dalle 18 alle 24 di ieri il Liceo Giannone ha ospitato la Notte nazionale del Liceo Classico, in contemporanea con oltre cento scuole italiane.

Alla presenza di un foltissimo pubblico si sono succedute, dopo la premiazione delle eccellenze e la consegna dei diplomi per gli stage in Inghilterra e in Grecia da parte della Dirigente Norma Fortuna Pedicini, sotto la guida colta e partecipe di Melania Petriello, letture e performance teatrali (Michelangelo Fetto sui valani, Elide Apice con Luzi, Carmine D’Agostino, Alberto Febbraro con un appassionato De Filippo, Mariarita Russi con il Fedro platonico, Amerigo Ciervo con il Gargantua di Rabelais), lezioni di storia della musica (Franco Mauriello e Dina Caliro, Gianluigi Panarese e gli allievi del laboratorio musicale, tra cui in particolare Lucia Rapuano, scoperta “vocale” della serata, Antonio Mastrogiacomo con una sperimentazione sonora molto provocatoria, i Missiva, la Rua Catalana, i Musicalia, con ripetuti omaggi a Pino Daniele), presentazioni («segnavia» di Luca Rando, collegato da Potenza, e Nicola Sguera, il nuovo numero delle «Api ingegnose», la rivista di studio del Giannone, a cura di Amerigo Ciervo, con articoli dedicati alla didattica e al tema del lavoro). Gaetano Cantone, presidente de i Giannoniani, ha illustrato, con raffinati riferimenti alla questione dell’arte nell’epoca della riproducibilità tecnica, il nuovo manifesto elaborato per il Liceo di cui fu allievo.

Momento particolarmente suggestivo della serata, la riscrittura della Medea di Euripide realizzata dagli allievi della III B, sotto la guida del prof. Massimiliano Calabrese, con coro e accompagnamento musicale, seguito da una “cena romana” organizzata dagli allievi della III G in costume d’epoca.

La serata è stata chiusa, esattamente a mezzanotte, come in tutta Italia, con la lettura empatica del frammento Alla notte di Alcmane di Enrico Torzillo prima con lettura metrica in greco, poi nella traduzione di Gennaro Perrotta.

Nel corso della giornata, in aule attrezzate, è stato possibile assistere a mise en espace di miti classici, performance pittoriche (sotto la supervisione della prof. ssa Maglione) e visionare i prodotti del Liceo, in particolare quelli legati al giornale «il Giannoniano», coordinato dalla professoressa Conti.