Vitulano

 

Il Comune di Vitulano replica seccamente alle accuse mosse dall’europarlamentare Piernicola Pedicini del Moviemnto5stelle sui presunti abusi ambientali ed edilizi alla località Camposauro di Vitulano e lo fa con una delibera di Giunta urgente a firma del sindaco Raffaele Scarinzi. L'Esecutivo del Comune di Vitulano ha incaricato lo studio dell'avvocato Umberto Del Basso De Caro “perché promuova sia in sede civile che penale tutte le azioni ritenute opportune, sia cautelari che di merito, comunque finalizzate a far cessare l’azione denigratoria e all’ottenimento di un risarcimento che si quantifica non inferiore ad € 500.000,00, nei confronti di chiunque abbia concorso, con rappresentazioni fuorvianti dei fatti e senza una previa verifica dell’effettiva consistenza ed incidenza delle opere, a denigrare l’immagine del comune di Vitulano”.
Ed ancora, la Giunta, dopo l'intervento dell'eurodeputato che ha promosso “l'ennesima interrogazione – si legge nel documento dell'avvocato Scarinzi - alla Commissione Europea circa presunti abusi ambientali ed edilizi alla località Camposauro di Vitulano, che sarebbero all’origine del degrado di questa importante area protetta... presenta contenuti denigratori per l’immagine del Comune di Vitulano e reitera precedenti iniziative dello stesso tenore a seguito delle quali la Magistratura ha già accertato l’assenza di condotte illecite formulando una richiesta di archiviazione. Tanto sul presupposto che gli interventi, ormai ultimati, hanno un carattere esclusivamente manutentivo e non alterano in alcun modo il paesaggio”. Secondo l'amministrazione di Vitulano, infatti, “gli interventi in questione hanno addirittura elevato il livello di tutela dell’area escludendo l’accesso veicolare nella zona A del Parco e mitigando l’impatto di opere preesistenti”. Per questi motivi “ritenuto necessario salvaguardare l’immagine del comune sia come ente, sia come comunità dei cittadini, sia come paesaggio - brand, esperendo tutte le azioni, sia in sede civile che penale, sia cautelari che di merito, comunque finalizzate a far cessare l’azione denigratoria e all’ottenimento di un risarcimento che si quantifica non inferiore ad € 500.000,00, nei confronti di chiunque abbia concorso, con rappresentazioni fuorvianti dei fatti e senza una previa verifica dell’effettiva consistenza ed incidenza delle opere, a denigrare l’immagine del comune”.

Redazione