"Dopo l'Umbria, che bella la coalizione di centrodestra". Parafrasando un vecchio detto meridionale che parla di temporali e scelte dei tempi. E così a leggere l'onorevole Martusciello e la sua “Ode a Clemente Mastella” della mattinata si pensa quasi a una fake news: leggere un comunicato che parla di “Benevento esempio di buon governo, ispirazione per le regionali in cui Mastella deve essere protagonista per Benevento” lascia davvero basiti.
A prescindere dalla bontà o meno dell'azione amministrativa di Mastella, non è questa la sede per un'analisi, colpisce che l'endorsement di Martusciello è una giravolta completa rispetto ad un anno o più passato ad avversare qualsiasi cosa avvenisse tra Benevento e Ceppaloni (magari giustamente, magari no: anche in questo caso non è questa la sede per analizzare la sensatezza o meno delle critiche dell'eurodeputato).
Basta digitare su Google “Martusciello – Mastella” per leggere di j'accuse di ogni tipo: sulla nomina di Bosco (leggi qui) , di presa di distanze sulla gestione dell'ente idrico (leggi qui), di retroscena che volevano la moglie del sindaco lontana da Forza Italia (leggi qui), di critiche sulle troppe multe comminate dall'amministrazione ai cittadini (leggi qui) di consigli di chiudere la carriera come sindaco e non pensare alla candidatura alle regionali (leggi qui) … salvo poi dare il consiglio esattamente opposto, giusto oggi (leggi qui).
Poi magari avrà ragione l'eurodeputato a voler sotterrare repentinamente un'ascia di guerra brandita minacciosamente nell'intenzione mai velata di raccogliere lo scalpo del sindaco di Benevento, magari lo stesso Mastella raccoglierà l'invito fumando insieme il calumet della pace in vista dell'assalto alla Fort Apache deluchiana... ma ad oggi modi e tempi fanno sorridere, noi e probabilmente anche gli elettori, e più che “Balla coi lupi” e Kevin Costner, certe piroette sgraziate rimandano a noti sketch di Maccio Capatonda.