Italia Viva, la nuova creatura di Renzi, si è presentata per la seconda volta a Napoli. Questa volta però fa le cose in grande. Ospiti d’onore Maria Elena Boschi, Ettore Rosato e il ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti.
In una delle sale del cinema metropolitan di via Chiaia, va in scena un film a tratti già visto. In platea si rivedono alcuni dei deputati non riconfermati all’ultima tornata nazionale da Angelica Saggese a Gianni Palladino. Ci sono i vecchi volti del Pd e i soliti animatori del renzismo partenopeo.
La sala è piena a tal punto che il cinema blocca l’entrata per motivi di sicurezza e dal palco iniziano a dire che forse i sondaggi non rispecchiano la realtà. Eppure anche Renzi, pure a Napoli, riempiva le sale, poi però le urne si svuotavano irrimediabilmente ad ogni elezione.
Maria Elena Boschi, seduta in prima fila tra Migliore, Rosaro e Graziella Pagano afferma “non commento i risultati dell'Umbria, tanto più quelli che riguardano un altro partit” poi però, subito dopo la negazione, dice “Ma credo che dobbiamo andare avanti con il lavoro del Governo nell'interesse dei cittadini. Dobbiamo andare avanti - ha proseguito - con una legislatura che deve arrivare al 2023, una legislatura che ha un dovere civile che è quello di eleggere il prossimo presidente della Repubblica, un presidente della Repubblica che non metta in discussione l'euro, e che sia europeista. Ed è quello che faremo con il nostro lavoro".
Sulla coalizione di centrosinistra e sul patto civico che ha visto il Pd e il Movimento 5 Stelle presentarsi uniti in Umbria, Boschi dice di non poter “discutere un'alleanza che riguarda altri partiti politici, noi siamo qui per lanciare il progetto di Italia Viva, guardiamo all'Italia del 2029, stiamo cercando di fare delle proposte che non riguardino soltanto le urgenze immediate ma la prospettiva del nostro Paese nei prossimi anni. Abbiamo questo cinema pieno di cittadini napoletani, campani che hanno voglia di dare una mano a questo progetto e credono nella possibilità di un'Italia più vicina ai loro bisogni e alle loro aspettative. Oggi ci sono tantissimi amministratori locali con noi, professionisti, pensionati, giovani, questa è l'Italia che ha voglia di rimboccarsi le maniche sapendo che c'è molto lavoro da fare".