Castelpoto

Non è infrequente ascoltare, in tempi di ristrettezze economiche come quelli attuali, che gli amministratori locali rinuncino all'indennità per rimpinguare le sempre più carenti risorse comunali.

Una goccia nell'oceano si dirà, che pure in molti casi, può consentire la realizzazione di piccoli interventi non contemplati nelle voci del bilancio comunale.

Nel novero sempre più numeroso di rinunciatari, senz'altro non va ascritto l'ex primo cittadino di Castelpoto, Isidoro Simeone, che ha di recente incassato 2600 euro di buonuscita per gli anni trascorsi alla guida della macchina amministrativa.

L'indennità riconosciuta all'ex sindaco corrisponde al valore dell'ultima indennità di funzione, pari a 700 euro, moltiplicata per la durata dell'intera consiliatura (e in rapporto ai mesi di ogni singolo anno di amministrazione).

L'importo riconosciuto per l'anno 2011 è di 409 euro, 701 euro per gli anni 2012, 2013 e il 2014 e 116 euro per il 2015, per un totale di 2600 euro.

Una somma che certamente non avrebbe consentito grandi manovre finanziarie e per la cui restituzione, è bene ribadirlo, non esiste alcun obbligo normativo.

Eppure, c'è da immaginare, che il lascito alla comunità sarebbe stato senz'altro un gesto apprezzato dalla cittadinanza. Ancor di più se l'autore del “regalo” fosse un sindaco 'sfiduciato'...