Un’indagine che ha consentito di far emergere una presunta truffa ai danni dello Stato ed un’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione che utilizzava per scopi personali i fondi destinati agli immigrati.
Dalle prime luci dell’alba, i militari della Guardia di Finanza di Frosinone e gli agenti della Questura dello stesso capoluogo ciociaro stanno eseguendo, su disposizione del gip presso il Tribunale di Cassino, Domenico di Croce, ordinanze di misure cautelari personali e reali in tre diverse regioni (Lazio, Campania e Molise) e cinque province (Frosinone, Latina, Rieti, Caserta ed Isernia), nei confronti di appartenenti a due gruppi attivi nel settore dell’accoglienza ai migranti.
Le indagini, coordinate dal procuratore capo di Cassino, Luciano d’Emmanuele, e dal sostituto procuratore Alfredo Mattei, hanno preso il via nel 2016 dopo la pubblicazione di un reportage giornalistico. Hanno acceso i riflettori su un articolato sistema di frode che, anche grazie alla corruzione di pubblici ufficiali preposti ai controlli e sindaci, ha consentito ai componenti dei due gruppi individuati dagli investigatori di appropriarsi indebitamente di ingenti somme di denaro.
Alle ore 11 il procuratore di Cassino terra’, presso la sede del Giudice di Pace di Cassino, una conferenza stampa alla presenza dei rappresentanti delle forze di polizia che stanno eseguendo l’operazione.