Capaccio

Sono rimasti nascosti - e sconosciuti - in fondo al mare per quasi ottant’anni. Un tesoro dal valore inestimabile, costituito da un vecchio mezzo da sbarco carico di munizioni ed un carro armato statunitensi. I relitti, con ogni probabilità, risalgono al settembre del 1943 quando le truppe alleate sbarcarono sul litorale di Capaccio Paestum per poi raggiungere Napoli. A scoprirli nel corso di un’immersione nelle acque della città dei templi sono stati i palombari del gruppo operativo subacquei del comando subacquei ed incursori della Marina Militare distaccati presso il nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi di Napoli.  Gli operatori subacquei della Marina Militare, oltre al mezzo da sbarco statunitense, hanno rinvenuto a bordo diverse casse di munizioni di vario tipo e numerosi rotoli di miccia. Le successive indagini, effettuate anche con l’ausilio di un sofisticato metal-detector, hanno consentito di rintracciare sia nell’area limitrofa altri proiettili, oltre che diversi attrezzi da lavoro e pezzi di rispetto di armamenti.

A circa 400 metri di distanza dal relitto, poi, è stato rinvenuto un carro armato statunitense in apparente ottimo stato di conservazione. Il mezzo cingolato era parzialmente insabbiato e aveva la portella di chiusura della torretta aperta. I sommozzatori, però, non sono riusciti ad accedervi in quanto il passaggio era di dimensione ridotte.

Sono ancora in corso le operazioni di rimozione e riposizionamento in zona di sicurezza del materiale esplodente che, salvo condizioni meteo avverse, verrà fatto brillare nella tarda mattinata di venerdì. Le operazioni di recupero del materiale pericoloso, infatti, sono molto complesse a causa della vastità dell’area da perlustrare che si trova a circa 2 miglia dalla costa, ad una profondità compresa tra i 20 ed i 25 metri.