Atripalda

Nella tarda serata di ieri la Corte di Appello di Napoli ha mandato assolto dal reato di estorsione il giovane Gennaro Viesto, venticinquenne di Atripalda, ordinandone l'immediata scarcerazione.

Accolta in pieno dai magistrati napoletani la tesi difensiva dell'avvocato penalista Rolando Iorio, il quale aveva sempre sostenuto che non vi era stata alcuna attività estorsiva commessa dal suo assistito nei confronti della vittima, un giovane di Summonte, oggi maggiorenne ma, all'epoca dei fatti, sedicenne. 

La vicenda risale al mese di settembre del 2017 quando il 16enne di Summonte si era recato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino per riferire di essere vittima di ripetuti episodi estorsivi commessi ai suoi danni da Viesto, e di essere stato da quest'ultimo ripetutamente aggredito, tanto che gli stessi militari dell'Arma avevano provveduto in una occasione ad accompagnare il minore in Ospedale.

L'11 Settembre 2017, all'ennesimo appuntamento con la vittima per la consegna del denaro, fissatoad Avellino, in Piazza Macello, alle 14, i carabinieri, in borghese, avevano, osservato il minore che dall'esterno di una  Ford Fiesta di colore nero aveva consegnato, attraverso il finestrino, del denaro al passeggero seduto sul lato anteriore.

Immediatamente l'auto era stata bloccata dai Carabinieri, cheavevano identificato i tre occupanti e recuperato la somma di denaro consegnata dal minore qualche istante prima. Oltre al Viesto, immediatamente sottoposto a custodia cautelare, in carcere prima ed ai domiciliari dopo, nell'auto vi erano Davide Nunziata e Giuseppe Festa.

I tre erano stati rinviati a giudizio per estorsione aggravata in concorso e, solo Viesto, anche per lesioni personali. 

Nel corso del processo di primo grado, Viesto era stato condannato alla pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione; gli altri duei, ai quali erano stati concesse le attenuanti generiche e l'attenuante della minima partecipazione al reato, erano stati condannati, rispettivamente, il Nunziata a 2 anni, 2 mesi  e  20 giorni, mentre Festa ad un anno e mezzo di reclusione.

La Corte di Appello di Napoli,come detto, ha completamente ribaltato la sentenza di condanna di primo grado, disponendo l'immediata scarcerazione di Gennaro Viesto che alle  22 di ieri sera ha riottenuto la libertà.

L'avocato Iorio, documenti alla mano, è riuscito a provare come alla base delle richieste di denaro avanzate dal suo assistito vi fosse, in realtà, una compravendita di una motocicletta non andata a buon fine, con conseguenziale richiesta di risarcimento da parte di Viesto per il danno subito.

L'originaria estorsione, quindi, è stata derubricata nel più lieve reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni per il quale, comunque, i tre imputati sono stati tutti assolti per mancanza di querela.  Viesto ha riportato per le lesioni personali inferte al minore la condanna a 4 mesi di reclusione, condanna quindi abbondantemente espiata. Nunziata e Festa erano difesi dagli avvocati Patrizio Dello Russo e Carmine Danna.