Santa Maria Capua Vetere

Un vasto incendio si è sviluppato alle prime luci dell'alba all'interno dello Stir, l'impianto di trattamento e compostaggio dei rifiuti di Santa Maria Capua Vetere, sulla statale Appia 7Bis  in provincia di Caserta. Fiamme alte 40 metri e una nube tossica si è sprigionata su tutta l'area per molti chilometri quadrati. I vigili del fuoco sono giunti tempestivamente sul posto e stanno cercando di domare le fiamme. Data la vastità dell’area interessata e i quintali di rifiuti bruciati è stato necessario l’aiuto di due autobotti e una gru. Bruciano i rifiuti  stoccati nel piazzale di circa 200 mq. Le cause che hanno innescato l'incendio non sono ancora note, anche se non si esclude possa trattarsi di un rogo doloso. Come spesso accade in questi casi, i residenti nelle zone vicine all'incendio si sono chiusi in casa. Saranno poi i rilievi dei vigili del fuoco e dell'Arpac a stabilire la tossicità o meno del rogo.

Già nell’ottobre del 2018, giusto un anno fa, lo Stir di Santa Maria Capua Vetere fu colpito da un incendio. I residenti sono chiusi in casa, c'è molta preoccupazione soprattutto per la tossicità del fumo che sta invadendo la zona, per l'ennesima volta. L'incendio coinvolge parte dei rifiuti stoccati nel piazzale dell'impianto, quelli destinati all'inceneritore di Acerra che in questo periodo è chiuso per manutenzione. 

Dalla pagine "stop Biocidio" arriva la denuncia e l'attacco al ministero dell'ambiente e alla regione: "È questo il modo pensavano di tenere sotto controllo il problema? È un disastro ambientale enorme. L'ennesimo. Dobbiamo essere bravi a non abituarci a questo scempio!" scrivono gli attivisti dei comitati.


“In attesa che sia chiarita l’origine del rogo all’interno dello Stir di Santa Maria Capua Vetere, Governo e Regione riflettano seriamente sull’intera gestione dei rifiuti. Impianti saturi, roghi ed ecoballe ancora da smaltire: è evidente che siamo di fronte ad un problema anche troppo grande per essere affrontato senza una costante sinergia" così in una nota Gianpiero Zinzi, Presidente della commissione Terra dei fuochi.

" Il Ministro Costa, che appena un mese fa salutava con soddisfazione la sintonia con la collega dell’Interno, spieghi che azioni ha messo in campo per fronteggiare questa piaga - continua Zinzi -  Quanto all’episodio di ieri notte, il secondo in poco meno di un anno nel sito sammaritano, sconvolge la tempistica e le modalità che appaiono simili tra loro. Su questo sono certo magistratura e forze dell’ordine indagheranno a fondo. I cittadini sono comprensibilmente stanchi e preoccupati e le uniche deputate a fornire risposte a questo clima di incertezza e paura sono le istituzioni” conclude Gianpiero Zinzi.