«Il Calore e' un fiume campano lungo un centinaio di chilometri che nasce a Montella nei monti Picentini fra le vette del Terminio e del Cervialto , e dopo aver bagnato l'Irpinia e Benevento ( antica capitale dei sanniti irpini) si getta nel Volturno. Lungo il suo sinuoso percorso riceve le acque di tre affluenti: il Fredane , l'Ufita ed il Sabato - così Andrea Forgione in una nota stampa -. Tutto intorno a questo importante bacino idrografico si sviluppa l'Irpinia , terra degli uomini lupo, dove abbondano castelli, chiese e siti archeologici di rilievo nazionale. Qui i romani impiegarono 200 anni per sottomettere i fieri sanniti irpini da cui appresero l'arte della guerra e la fierezza che li rese padroni del mondo. Una terra bellissima ma allo stesso tempo fragilissima che oggi e' ostaggio di predatori di risorse, speculatori senza scrupoli ed avventurieri di vario genere.
"Mariuoli di acque” , trivellatori di pozzi petroliferi, produttori di discariche , inquinatori di fiumi , guardano alla nostra terra come una occasione per fare soldi. Lo spopolamento , la crisi economica e la politica debole, sono i migliori alleati di questi nuovi barbari che di volta in volta hanno il volto dei grandi gruppi finanziari, dei faccendieri vicini al ceto politico di professione , della camorra. Per evitare lo sfregio della nostra terra abbiamo bisogno di uno strumento legislativo che si erga a baluardo contro la barbarie. Noi, abbiamo individuato questo strumento nella creazione di un parco fluviale del bacino idrografico del fiume Calore , che avra' il nome che i romani diedero a queste terra Taurasia.
Il progetto di parco e' gai' pronto ed alcuni anni fa fu anche presentato alla regione Campania , con annesse le delibere dei consigli comunali, ma la regione fece spallucce. Napoli non ha intenzione di dare dignita' alle zone interne, le vuole solo usare come discarica .Ma le cose possono cambiare a partire dal 31 maggio 2015. Votando per Vincenzo De Luca l'Irpinia avra' la certezza che il parco , inteso come strumento di difesa , valorizzazione e programmazione del territorio, vedra' la luce. Questo e' quello che chiederemo il primo giugno a Vincenzo De Luca governatore della Campania.
I progettisti del parco hanno pensato anche agli aspetti organizzativi. La sede amministrativa del parco sara' nel castello di Carlo Gesualdo nell'omonimo comune , mentre le due sedi logistiche saranno una nel castello di Diego Cavaniglia a Cassano Irpino e l'altra nel Castello Zamagna di Prata Principato Ultra. Il Fiume avra' il 18 per cento in piu' di acqua , i boschi saranno tutelati, i castelli aperti e godibili, i prodotti tipici valorizzati e commercializzati ed i cittadini saranno piu' felici . Sara' un modo nuovo di intendere il territorio e ci sara' una nuova cultura per la varia umnaita' che lo abita. Ma bisogna fare un passo alla volta. Adesso la rivoluzione democratica prevede il voto del 31 maggio».