Vitulano

«Termina con una pronuncia favorevole al comune una vicenda che è stata al centro di una lunga polemica non solo giudiziaria, con una serie di attacchi sferzanti da parte della minoranza. Il Consiglio di Stato accoglie le argomentazioni del Comune ribaltando la sentenza del TAR». 

Così il Comune di Vitualno annuncia la chiusura della querelle "che sarebbe dovuta rimanere all'interno delle aule dei Tribunali, anche nel rispetto degli interessi e delle posizioni delle parti private, ma che era stata totalmente trasferita nel dibattito politico divenendo una sorta di competizione di ritorno rispetto a quella elettorale del 2018, il cui risultato non è stato mai digerito. Il Consiglio di Stato, con sentenza numero 2332, depositata in data odierna, ha dichiarato irricevibili i motivi aggiunti e improcedibile il ricorso di primo grado, riaffermando un principio che il Tar aveva messo in discussione.

Termina quindi una vicenda delicata, per la quale non sono mancate finanche le querele tra maggioranza e minoranza dopo un infuocato Consiglio Comunale, quello del 28 marzo 2019, richiesto e convocato appositamente per chiarire la posizione del comune, ripreso da una emittente televisiva, dove il Sindaco aveva esposto tutto l'iter amministrativo, difeso le ragioni dell'ente e preannunciato quello che sarebbe poi stato l'esito odierno. Nell'occasione l'opposizione aveva fatto scena muta dinanzi ai microfoni mentre il giorno successivo era partita con violenti attacchi mediatici del tutto sganciati dalla situazione reale e dal dibattito svolto in consiglio. Da qui querele e controquerele. Oggi il massimo Giudice amministrativo ha accolto l'impugnazione del comune di Vitulano confermando le ragioni sostenute dall'Amministrazione. A breve sarà pertanto possibile avviare un intervento importante che bonificherà la discarica di Monte Cappella rendendo uno scenario già suggestivo, ancora più bello.

L'auspicio del Sindaco è che questa possa essere anche l'occasione per ridare serenità al clima politico isolando quei pochi facinorosi, per fortuna estranei al consiglio, che pensano di continuare a lenire con l'odio le proprie delusioni".