Benevento

La storia si ripete. Il Mondiale è maledetto per l'Italia. Il sorteggio non era stato fortunato, ma l'impatto con la realtà è ancora peggiore. Il Sudafrica ha spazzato via gli azzurri. Ha rispettato il pronostico degli addetti ai lavori.

Gli Springboks sono ancora di un'altra categoria. Il 49 a 3 finale parla chiaro e non lascia spazio nemmeno alle teorie di chi parla di una buona Italia fino all'espulsione di Lovotti. La squadra di O'Shea ci ha messo il cuore. Ma in un gioco dove la disciplina è fondamentale, tutto questo non può bastare.

I quarti di finale restano un miraggio. Un sogno da cullare per altri quattro anni, sperando in un sorteggio meno sfortunato ma soprattutto che il movimento tricolore possa crescere. La spedizione non è stata un fallimento. Da salvare la qualificazione alla prossima competizione iridata. Ma adesso bisogna rifondare. O'Shea ha fallito. Inutile negarlo. Ha fatto peggio di Brunel che era stato tanto criticato. C'è qualche giocatore su cui puntare come il sannita Canna, per lui solo pochi minuti contro gli Springboks. Altri invece erano al passo d'addio.

Il tecnico irlandese resterà fino al Sei Nazioni, scelta discutibile ma che va rispettata. Bisogna pensare al futuro ed essere realisti. L'Italia non è da Top 10. E fino a quando non verrà cambiata la mentalità dello sport in Italia, nelle discipline come il rugby faremo sempre tanta fatica a diventare competitivi.